D # 158: Ho difficoltà nel comprendere questa sezione del Testo di Un corso in miracoli sull’attacco: “L’attacco non potrà mai promuovere l’attacco a meno che tu non lo percepisca come un mezzo per privarti di qualcosa che vuoi. Tuttavia tu non puoi perdere nulla a meno che non gli dia valore, e perciò non desideri averlo. Ciò te ne fa sentire privato e, proiettando il tuo rifiuto, credi che gli altri te lo stiano portando via.” (T.7.VII.8:1,2,3). Potete aiutarmi?
R: La quarta legge del caos afferma che “possiedi quello che hai preso” (T.23.II.9:3), e sappiamo che la proiezione è una delle “leggi” dell’ego. Pertanto siamo sempre sospettosi nei confronti degli altri, poiché crediamo che stiano complottando per portarci via qualcosa. E alla fine quello di cui crediamo ci stiano derubando è la pace di Dio. Questa, ripeto, è una proiezione del tradimento di cui ci accusiamo. Il centro dell’insegnamento è che la pace di Dio dentro di noi non può mai esserci portata via a meno che noi non lo permettiamo, il che potrebbe avvenire solo perché non le diamo veramente valore. E la ragione per cui non le diamo valore è che una parte di noi sa che se ci identifichiamo totalmente con essa, il nostro sé per come noi lo conosciamo scomparirebbe e sarebbe sostituito dal nostro vero Sé che sta oltre ogni esistenza individualizzata in questo mondo. La difesa contro ciò consiste nell’incolpare gli altri di privarci della nostra pace interiore, invece di assumerci la responsabilità del fatto che siamo proprio noi a gettarla via.