D # 92: Ho studiato il Corso per più di 10 anni ed ho fatto il libro degli esercizi due volte e mezza. Mi sono reso conto che la prima volta li ho praticamente fatti come un rituale. Forse la seconda volta è stata la migliore, e benché a volte cadessi in una sorta di routine/rituale, la consapevolezza di ciò che Gesù diceva ha fatto veramente centro. La terza volta è stata molti anni dopo. Sono arrivato a metà e poi ho lasciato. Il motivo per cui ho realmente voluto riprovare le lezioni è perché il testo è più teorico e mi sembrava che ciò che avevo imparato nel corso degli anni attraverso l’applicazione pratica delle lezioni avesse perso un po’ del suo impatto. Forse è normale. Quello che voglio fare è applicare il Corso alla mie esperienze quotidiane e il libro degli esercizi mi era stato molto utile in ciò. Ho letto le Regole per la decisione ed ho cercato di iniziare la mia giornata in questo modo, ricordando poi l’obiettivo del giorno quando sento di aver perso la mia pace. E’ stato stupendo. Mi chiedo, devo ripetere le lezioni oppure devo solo leggerle ed applicarle dove necessario? Che cosa dicono le persone a proposito del fatto di ripetere gli esercizi?
R: Abbiamo risposto ad una parte della tua domanda al numero #64 — cioè se gli esercizi devono essere ripetuti. Come dici alla fine, quello che stai provando è piuttosto normale. E dal momento che mettendo in pratica il materiale che si trova nelle Regole per decidere stai avendo buoni risultati, ha senso che continui solo con questo. Vuoi solo essere certo che non ti sei fatto prendere nella trappola dell’ego pensando che devi applicare il Corso perfettamente, 24 ore al giorno, altrimenti non sei uno studente bravo e devoto. Se senti qualunque forma di pressione o di giudizio puoi essere certo che non viene da Gesù, e sei tu che stai cercando di dirigere il tuo processo.
Tutti proviamo resistenza o non avremmo affatto bisogno del Corso. Guardare più da vicino la tua resistenza potrebbe aiutarti a metterti maggiormente in contatto con la paura che inevitabilmente è presente nella tua mente. Una parte di noi riconosce le implicazioni dell’imparare veramente e del attuare pienamente quello che il Corso insegna. Un’altra parte sa che abbiamo sbagliato su tutto e che tutto di noi cambierà, e questo fa molta, molta paura. Una parte di noi vuole andare avanti, un’altra parte è terrorizzata a continuare.
Quando avrai riconosciuto il collegamento che c’è tra la tua paura e il dimenticare di applicare il Corso, il passo successivo sarà perdonarti. La paura non è un peccato. Come puoi leggere dalla nostra risposta alla domanda 64, le lezioni sono meglio praticate se vengono fatte “male”, e poi ci si perdona, piuttosto che facendone un rituale e dando più importanza alla forma che al contenuto. Il fatto che tu voglia applicare il Corso alle tue esperienze di tutti i giorni è il contenuto, e questo è sufficiente. La forma che ciò prende non è il punto. Puoi quindi essere grato per aver fatto la scelta di disfare la tua credenza nel sistema di pensiero dell’ego, fiducioso nel fatto che man mano che la tua paura diminuisce, sperimenterai nuovi cambiamenti nel tuo modo di pensare e nelle tue relazioni. Cerca solo di non valutare il tuo progresso o di non cercare troppo forzatamente dei risultati, come li chiami tu. Abbi fiducia nel processo.