D # 93: Per diversi anni di studio ho cercato di seguire il tuo pensiero riguardo il “guardare dentro con Gesù’’ o il “guardare attraverso i suoi occhi’’. Non sono mai riuscito davvero a visualizzare che questo stava accadendo. Da poco, ho cominciato ad accettare l’idea che “guardare con Gesù’’ significa applicare i suoi insegnamenti contenuti in Un Corso in Miracoli alle percezioni del mio ego. In altre parole, credere negli insegnamenti significa anche credere ed accettare l’insegnante. Questo mi ha fatto comprendere meglio cosa significa avere Gesù con me. E’ un buon modo di visualizzare la mia relazione con Gesù oppure dovrebbe essere qualcosa di più personale?
R: Il processo che descrivi in merito all’applicazione degli insegnamenti del Corso alle percezioni del tuo ego è certamente un modo pratico molto appropriato di vedere con Gesù. Dal momento che Gesù è un simbolo del contenuto del Corso, egli è presente nelle nostre menti quando i suoi insegnamenti sono portati alla consapevolezza. Questo vale soprattutto quando siamo disposti ad applicare questi insegnamenti alle percezioni del nostro ego, e ne mettiamo in dubbio la validità alla luce del messaggio di Gesù. Siccome ci identifichiamo con le nostre percezioni, questo è anche un modo per relazionarci con Gesù in modo molto personale. Lo hai invitato ad essere con te nella forma degli insegnamenti del Corso, che possono essere simboleggiati da un lume che getta nuova luce nelle nostre menti annebbiate: “Ti do il lume e verrò con te. Non intraprenderai questo viaggio da solo. Io ti condurrò dal tuo vero Padre, Che ha bisogno di te, come me’’ (T.11.in.4:5,6,7).