D # 1096 (ii): Si sente spesso dire “sei dove si suppone che tu debba essere e niente avviene per caso”. E’ forse perché c’è un qualche copione divino scritto dalla nostra mente corretta, oppure è che qualsiasi cosa succede anche casualmente può essere trasformata in una opportunità?
R: Abbiamo discusso questa tematica nelle Domande # 266 e # 409, che forniscono una base per questa breve risposta. Un corso in miracoli parla di un copione, ma è un copione che abbiamo scritto noi, e quindi non è un copione divino. Parlare di un copione è un modo metaforico per descrivere cosa è accaduto dopo che il Figlio ha creduto di essere riuscito a separarsi dall’Unità del Cielo. Questa separazione ha portato ad una serie di frammentazioni, cosicché quell’Unità è diventata un concetto totalmente a noi estraneo. Ogni forma di separazione concepibile viene da quell’istante originario e questo è ciò che costituisce il “copione”. La nostra credenza che il tempo sia reale lo complica, che è esattamente intenzione dell’ego nell’aggiungere a questo piano il tempo lineare per mantenerci senza mente. Gesù deve insegnarci quindi che “Noi non facciamo che intraprendere un viaggio già concluso …. non facciamo altro che vedere il viaggio dal punto in cui è terminato, guardandolo a ritroso, immaginando che lo stiamo rifacendo e rivedendo mentalmente quello che è passato” (L.pI.158.3:6; 4:5). Così nulla avviene per caso.
Il Corso insegna che allo stesso tempo si è dispiegato un altro copione ed è quello della correzione del copione dell’ego da parte dello Spirito Santo. Il “copione” dello Spirito Santo (un’altra metafora) è nella nostra mente corretta, in attesa solo della nostra scelta di identificarci con essa. La nostra mente decisionale (non il nostro cervello) sta sempre scegliendo di sostenere la separazione o di disfarla. Qualora decidessimo che non vale più la pena di essere separati, sceglieremo di essere guidati dallo Spirito Santo, il che significa cambiare lo scopo delle nostre interazioni quotidiane perché si armonizzino con l’obiettivo dello Spirito Santo. Ciò che in origine avevamo fatto per ferirci (attaccando il nostro vero Sé) ora diventa il mezzo per guarire la nostra mente: “Il Figlio di Dio non può fare nessuna scelta che lo Spirito Santo non possa impiegare in suo favore, e non contro di lui” (T.25.VI.7:5). Questo è ciò che rende il Corso così pratico – in ogni istante, indipendentemente da ciò che stiamo facendo, possiamo scegliere di spostarci dallo scopo dell’ego allo scopo dello Spirito Santo. Qualsiasi esperienza e qualsiasi situazione, quindi, possono essere un mezzo per guarire la nostra mente.