Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 781 L’errore viene da qualche fonte impersonale che ci usa?

 

D # 781: E’ corretto dire che siccome Dio è tutto ciò che c’è, tutto il resto è una bugia, illusione, ipnosi, nulla; e che l’errore non è mai una persona, ma piuttosto la persona è una vittima del credere nel bene e nel male? In altre parole, ogni errore viene da una fonte impersonale che ci usa e noi ne diventiamo inconsapevolmente la vittima?

 

R: Assolutamente “sì” e assolutamente “no”. Sì, Dio è e niente altro è. C’è solo perfetta Unità, “nulla al di fuori di questa Unità e niente altro all’interno” (T18.VI.1:6). No, noi non siamo le vittime inconsapevoli di una fonte impersonale di ogni errore. Un corso in miracoli ci insegna che “noi” siamo una mente che decide, che si trova fuori dal tempo e dallo spazio, che sceglie, erroneamente, di credere che ci siamo effettivamente separati da Dio. Noi siamo vittime solo dei nostri pensieri, fortunatamente, perché noi, allora, siamo coloro che possono cambiare la nostra mente in merito a quella decisione e scegliere invece di accettare la correzione che è sempre nella nostra mente. Alla fine, comunque, neanche questo è avvenuto; Se solo Dio è reale, non ci poteva essere neanche un pensiero di separazione.

Due lezioni utili su questa tematica sono: Lezione 152: “Io ho il potere di decidere” e Lezione 253 “Il mio Sé è il sovrano dell’universo” (L.pI.152; L.pII.253).