Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1074 Il nostro “apprendimento” si accumula da una vita al quella successiva?

 

D #1074: Manteniamo il nostro apprendimento nella vita successiva? Sto scoprendo che il giudizio è così pervasivo che sembra quasi impossibile che io trovi la mia via verso casa in questa sola vita.

 

R: Una vita non è altro che un’aula scolastica con una serie di lezioni per il ritorno del Figlio di Dio alla sua vera casa. Ci saranno vite fintanto che la mente crede che il pensiero di separazione sia reale e che ci sia una scelta da fare tra verità ed illusione. Ogni volta che la mente sceglie l’illusione della separazione essa proietta la sua colpa per aver fatto quella scelta sottoforma di giudizi. Il solo pensiero che la separazione sia di fatto avvenuta, e che quindi il mondo dell’illusione sia reale, sostiene la miriade di giudizi e vite apparentemente differenti. Da questo singolo pensiero vengono tutti i giudizi ed ogni vita procede. L’obiettivo di Un corso in miracoli è insegnarci a distinguere tra ciò che è vero e ciò che è falso, e addestrare la nostra mente a riconoscere gli effetti della scelta della mente. Questo processo può richiedere più vite per via della non disponibilità a scegliere di credere che solo la verità è vera e che ciò che è falso non porterà mai felicità. Ogni giudizio porta miseria, ogni vita termina con la morte. Effettivamente ogni vita inizia con un soffio di morte sul Figlio di Dio.

Ciò che sembra apprendimento è in realtà il processo di ricordare la verità disimparando il sistema di pensiero dell’ego. La mente che ha dimenticato usa il corpo, il mondo e molte vite per ricordare la sua vera Identità e dimenticare tutto il resto. Di per sé il corpo non fa nulla, infatti “Il corpo non esiste affatto in nessun singolo istante” (T.18.VII.3.1). E’ chiaro dunque che il processo di ricordare continua con o senza il corpo, precede la nascita e sopravvive alla morte. E siccome il disapprendimento/ricordo si verifica solo nella mente, non avviene in alcuna “vita”, termine che associamo alla durata della vita del corpo misurata dal tempo lineare. Ironicamente, questo viene ora definito “tempo reale”. Il Corso lo chiamerebbe “tempo illusorio” e ci dice che non ci vuole proprio alcun tempo  per scegliere contro l’ego.

Fortunatamente non dobbiamo capovolgere ogni giudizio che abbiamo immagazzinato nel nostro arsenale di pensieri d’attacco. Il solo “giudizio” che deve essere capovolto è la decisione di stare dalla parte dell’ego nella sua interpretazione della separazione. Se ogni giudizio è la proiezione della colpa per aver preso quella decisione, i giudizi finiscono quando la mente decide in favore dello Spirito Santo anziché dell’ego. Quando quella decisione viene presa in modo inequivocabile, ogni giudizio cessa, così come cessa la credenza nell’illusione del mondo e delle vite trascorse in esso. A quel punto I tuoi piedi hanno raggiunto i prati che ti danno il benvenuto al cancello del Cielo: il tranquillo luogo di pace, dove aspetti con certezza il passo finale di Dio” (L.pI.194.1:3). Nel frattempo è importante continuare con pazienza a scoprire i giudizi che rivelano la credenza errata della mente secondo cui la separazione è possibile è il Figlio di Dio è stato condannato a morte. Ognuno di essi è una opportunità di considerare la follia di questa credenza oltre ai suoi effetti dolorosi, per avvicinarsi maggiormente alla decisione finale contro la follia dell’ego.