Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1261 Ho paura dell’amore se non voglio una relazione?

 

D #1261: Se qualcuno ti ama, desidera una relazione speciale con te, promette la sua devozione e il suo amore eterno, ma tu non sei ancora attratto da quella persona in quel modo e preferisci vivere da solo, significa che hai paura dell’amore? Dovresti prendere in considerazione una relazione speciale con quella persona? In “Living the Course” (album audio, disponibile solo in inglese) Ken dice che non dovremmo abbandonare le nostre relazioni speciali, poiché esse sono opportunità di apprendimento. È sbagliato allontanare l’amore al livello della forma? Non ci viene detto di “dare loro quello che vogliono” quando cercano l’amore?

 

R: E’ frequente che degli studenti evitino i propri sentimenti di attrazione verso qualcuno perché pensano che le relazioni speciali non vadano bene e non ci si debba mai entrare. E, altrettanto frequentemente, degli studenti lasceranno le relazioni speciali per la stessa ragione.  Entrambi gli atteggiamenti fraintendono seriamente ciò che Un corso in miracoli insegna. Il punto è che le nostre relazioni sono il programma di studi che Gesù utilizza per aiutarci ad entrare in contatto con le scelte che stiamo facendo nelle nostre menti così da poter cambiare lo scopo per cui le stiamo utilizzando: da uno scopo non santo (separazione) ad uno scopo santo (il processo di perdono dello Spirito Santo). Questo non significa che dovresti iniziare una relazione con qualcuno verso cui non ti senti attratto, per il solo scopo di imparare delle lezioni. Hai già molte classi di relazioni speciali in virtù del fatto che sei un figlio di genitori (vivi o deceduti), un parente di altri membri della famiglia, un amico, uno che fa parte di certi gruppi, un impiegato/datore di lavoro, un vicino di casa, uno che magari possiede un animale domestico, un utente, un cittadino, ecc. In altre parole, non sei privo di aule scolastiche perché preferisci vivere da solo. Le relazioni speciali sono nella mente, intendendo con ciò che il modo in cui ci relazioniamo agli altri riflette la scelta che abbiamo fatto nella nostra mente di vivere secondo il sistema di pensiero dell’ego o il sistema di pensiero dello Spirito Santo. La forma o espressione di ciò varia grandemente e non è limitata a partner sessuali o affettivi. La relazione santa è semplicemente la correzione della nostra scelta di identificarci con l’ego e l’espressione di quella scelta con gli altri. Una delle caratteristiche che definiscono l’amore speciale è che esso in qualche modo esclude. Al livello di contenuto, in altre parole, distingue e separa: non tutti sono inclusi nel tuo amore. Questo è il nucleo centrale della specialezza. D’altro lato puoi trascorrere la maggior parte del tuo tempo con una persona, ma nel contenuto non escludi nessuno: questa è la natura di una relazione santa, che significa che sei centrato nella tua mente corretta. Allo stesso modo, nella forma, puoi vivere da solo ma il tuo amore, compassione e perdono si estenderebbero a tutti, senza eccezione.

Siccome “l’amore è il contenuto, e non un qualsiasi tipo di forma” (T.16.V.12:1), può essere che non necessariamente stai rifiutando l’amore se qualcuno “ti ama, desidera una relazione speciale con te [e] promette la sua devozione e il suo amore eterno” e tu non rispondi a quel livello. Hai solo bisogno di cercare nella tua mente come l’ego è complice della tua decisione: qualche segno di paura, giudizio, repulsione, egoismo, rabbia, vendetta. Puoi sempre abbracciare questa persona con il tuo amore e compassione (contenuto) senza essere coinvolto sentimentalmente con lui o lei (forma). Devi semplicemente notare se c’è un “investimento” nella tua preferenza di vivere da solo e, se così, allora sarebbe una buona idea chiedere aiuto per guardare il contenuto nascosto.

Tu rispondi alla richiesta di amore di una persona nel contenuto, vedendo che lui o lei è uno con te perché condivide gli stessi interessi, in quanto Figlio di Dio, sia come ego che come Sé di Cristo. La forma della relazione fluirebbe allora da questa decisione di disfare qualsiasi cosa tu abbia usato per mantenerti separato dagli altri e da Dio. Questo è il motivo per cui Gesù parla di perdono come di “una forma terrena di amore, che così come è in Cielo non ha alcuna forma” (L.pI.186.14:2).