D #1343: Lascia andare il mio ego! Ecco come mi sento talvolta. Studio Un corso in miracoli da circa due anni, e sembra che l’ego sia molto abile nell’usare il Corso in suo favore per incastrarmi così da rimanere colpevole. Recentemente ho fatto parecchie cose che mi lasciano con un sacco di colpa che potrebbe far male a me e alla mia famiglia, se continuo a mantenerla e a prendere per buona l’illusione.
Forse – penso – sono dipendente da alcool e sesso al di fuori di una relazione stabile (e questo mi provoca molto dolore). Mi dico che non andrò più fuori con questi amici o che non berrò più, ma ho chiesto a Gesù di guardare questo con me e sono davvero in pace quando lo permetto veramente. Quando non sono in pace vivo nell’orrore di prendere una malattia sessualmente trasmissibile o rovinare la relazione di convivenza con il padre dei miei bambini. Quando bevo perdo la mia capacità di giudizio (non è ironico?). È una tale fuga per me. È un processo normale nell’apprendimento del Corso?
R: L’obiettivo dell’ego è mantenere la realtà della colpa nelle nostre menti, cosa che allora manterrebbe la nostra credenza nella realtà della nostra esistenza di individui separati, distaccati da Dio. Pertanto, identificandoci con l’ego (le nostre menti sbagliate) saremmo attratti dalla colpa e allora potremmo fare proprio le cose che ci farebbero sentire colpevoli (T-19-IV.A.i). Questa colpa deve essere sempre proiettata sotto forma di attacco verso i nostri corpi (malattie, dipendenze, ecc.) o contro i corpi di altre persone (assalto fisico diretto, giudizio, condanna, ecc.). Comprendere questa dinamica è una cosa, ma disfare il nostro investimento nell’identificazione con il nostro ego è un processo che normalmente richiede molti, molti anni di duro lavoro, poiché la nostra paura a lasciar andare l’ego è molto più intensa di quanto possiamo inizialmente renderci conto.
Talvolta questo processo può essere facilitato rivolgendosi a fonti terapeutiche professionali nel mondo, quando il comportamento distruttivo continua senza cambiamento nonostante la chiara consapevolezza delle sue dannose conseguenze. Inoltre rivolgersi ad un aiuto professionale si adatta bene al gentile approccio del Corso alla guarigione delle nostre menti ed è persino incoraggiato (vedi, ad esempio, T.2.IV.4,5). Fare progressi al livello del comportamento rifletterebbe la scelta nella nostra mente di lasciar andare il nostro investimento nel sistema di pensiero dell’ego e di accettare invece l’amorevole e pacifica correzione nelle nostre menti corrette. Una volta che il comportamento è sotto controllo, allora i principi del Corso possono essere praticati più efficacemente. Con la sua guida sempre dolce e paziente Gesù non vuole mai che combattiamo contro noi stessi (T.30.I.1) poiché ci assicura che il suo amore per noi è incondizionato ed attende solo che lo accettiamo man mano che la nostra paura recede. Pertanto ci chiede di essere pazienti e dolci con noi stessi, accettando aiuto al livello in cui nell’immediato c’è maggiormente bisogno.
Potresti trovare utile guardare la Domanda #84, che fornisce una panoramica e una discussione sulle dinamiche implicite in un comportamento distruttivo e sull’approccio di guarigione di Un corso in miracoli.