D # 1233: Perché Dio ha creato la Figliolanza?

R: Un corso in miracoli parla del Figlio di Dio in due modi: (1) come creazione di Dio in Cielo, l’unità indifferenziata nella Divinità, nella quale “Egli non fa distinzione tra ciò che è Se Stesso e ciò che è ancora Sé Stesso. Ciò che Egli crea non è separato da Lui, e non c’è alcun luogo dove il Padre finisca e il Figlio cominci come qualcosa separato da Lui” (L.pI.132.12:3,4; vedi anche T.2.I.1:1; T.11.I.2,3,4,5,6,7; T.28.II.2:1,2). Il Figlio è l’estensione di Dio all’interno della Divinità, “una Unità unita come Una cosa sola” (T.25.I.7:1), un processo che siamo incapaci di comprendere nel nostro stato separato (vedi anche L.pI.192.2:1). Non c’è “perché” nella creazione, in quanto è puramente intrinseca alla Divinità. Non c’è “perché” nell’Identità condivisa che comunica eternamente. È semplicemente natura dell’Amore estendere Se stesso.

(2) Il Corso parla anche del Figlio in uno stato di separazione da Dio, uno stato che è puramente illusorio, poiché è impossibile separarsi dalla Totalità (principio dell’Espiazione). L’ “autore” di questa esistenza è l’ego, sebbene per dargli maggiore credibilità e validità l’ego incoraggi teologie che hanno Dio come fonte di questa esistenza, come nella Bibbia e in altre scritture. Il Corso non usa – ed è importante – il termine creare o creazione quando parla dell’origine del Figlio separato: utilizza invece la parola fare. A questo livello – esistenza fuori dall’Essere di Dio – il tema del “perché” diventa molto rilevante ed è stato il punto focale di molti, molti studi da più di duemila anni. Questo, di fatto, è l’argomento esplorato nello studio comparativo di Kenneth Love Does Not Condemn: The World, the Flesh, and the Devil According to Platonism, Christianity, Gnosticism, and “A Course in Miracles.” [L’Amore non condanna: Il mondo, la carne e il diavolo secondo il platonismo, il cristianesimo, lo gnosticismo e “Un corso in miracoli” – testo disponibile solo in inglese].

La domanda #198 tratta brevemente di questo dal punto di vista dello scopo di Dio nel creare l’unità.