Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1383 È inevitabile che ogni relazione sia una relazione speciale, e questo è sempre male?

 

D #1383: Sono perplesso in merito agli allarmi presentati dalla relazione speciale. Ho rinnovato un’amicizia sacra con una donna che ho conosciuto all’università quasi trent’anni fa. L’amo teneramente e lei mi ama, e sebbene effettivamente non ci vediamo quasi mai ci siamo assunti il compito di riportarci reciprocamente a Dio e a noi stessi. Perché questa è una brutta cosa? Perché il testo la rappresenta come “la rinuncia all’Amore di Dio . . .” (T.16.V.4:2)? Sì, facciamo sesso. Perché dovrei rifiutare quel dono?

 

R: Lo scopo che dai alla relazione è ciò che determina se sia una rinuncia all’Amore di Dio oppure no. L’Amore di Dio è la nostra vera Identità, la nostra sola relazione reale, tutto ciò di cui abbiamo davvero sempre bisogno (T.15.VIII). Pertanto se la nostra pace e la nostra felicità dipendono dall’avere affetto, conforto, approvazioni, doni, attenzione o qualsiasi altra cosa – fisica/emozionale/psicologica – da parte di un’altra persona, allora sono diventate un sostituto dell’Amore di Dio, che nella nostra mente egoica crediamo di aver rifiutato perché non ci offriva la specialezza che esigevamo.  Questo è ciò che il resto del passaggio che hai citato spiega: “[la relazione speciale è] il tentativo di assicurare per il sé la specialezza che Egli ha negato”.

Gesù non ci chiede di sacrificare quello che pensiamo di volere: ci aiuta a realizzare che abbiamo già fatto un sacrificio estremamente doloroso e cerchiamo di affrontarlo in un modo disadattivo: Non cerchi in esse [le relazioni speciali] che ciò che hai gettato via. E attraverso di esse non imparerai mai il valore di ciò che hai messo da parte, ma che ancora desideri con tutto il cuore” (T-15.VIII.2:2,3). Il vuoto e la solitudine che sentiamo nel profondo di noi stessi a causa del nostro rifiuto di Dio e della nostra unità con Lui ci costringe a cercare appagamento all’esterno: in un’altra persona, sostanza, oggetto, ecc., e Gesù ci aiuta ad imparare che la relazione speciale non avrà mai successo nel darci la felicità e la pace vere e durature, perché non affrontiamo la causa reale del nostro senso di mancanza e bisogno. Ecco perché abbiamo bisogno del suo aiuto e della sua guida con le nostre relazioni.

Possiamo dire con sicurezza che ogni relazione inizia come relazione speciale e che molti non vanno mai oltre al livello del reciproco appagamento di bisogni perché non siamo consapevoli della vera origine dei nostri desideri e bisogni. Tuttavia non ci viene chiesto di rinunciare alle nostre relazioni speciali, perché se scegliamo di non farlo esse possono servire a guarire le nostre menti da tutti i pensieri di separazione e poi, invece di essere sostituzioni dell’Amore di Dio, possono portarci più vicino a Dio diventando riflessi del Suo Amore. Questo è il processo di trasformazione di una relazione speciale in una relazione santa.

Lavorando attraverso questo processo è importante distinguere tra forma e contenuto. Questo è il focus principale della discussione di Kenneth nel suo libro e audio Form versus Content: Sex and Money. Il contenuto è lo scopo che scegliamo nelle nostre menti, che può o rinforzare la nostra separatezza o disfarla, tramite il nostro scegliere lo scopo che Spirito Santo ha di vedere i nostri interessi come condivisi, non separati e non in conflitto.

Questa è una preoccupazione comune tra gli studenti di Un corso in miracoli, ovviamente. L’abbiamo affrontata in altre Domande che forse potresti guardare. Vedi le Domande #366, #899 e #987, per esempio, che elaborano in parte la nostra discussione precedente.