D # 356: Ho visto che in una pubblicazione ci si riferisce a Un Corso in Miracoli come a “un insegnamento Cristiano” Naturalmente non lo è. Tuttavia ho difficoltà nel trovare un aggettivo adatto a descrivere il Corso. È un insegnamento non dualistico, psicologico, filosofico, canalizzato. C'è un modo più facile per dirlo?
R: A volte è sufficiente descrivere il Corso semplicemente come un percorso spirituale che si focalizza sulla pace e sul perdono. Spesso questo è sufficiente. Se la gente vorrà saperne di più chiederà, e allora potrai ampliare quanto sarà opportuno. Potresti aggiungere, per esempio, che non è una religione, che non ci sono né rituali né clero; che è un Corso di studio e di pratica individuale che ci aiuta a ricordare Dio attraverso il perdono. Se ti viene chiesto se è Cristiano, oltre a dire che non è una religione, ecc. potresti dire che nel Corso ci sono molti termini biblici, ma hanno un significato molto diverso dal significato tradizionale presentato nella Bibbia; e se è appropriato puoi ampliare ulteriormente il discorso. In funzione delle domande e di chi le pone, potrai poi entrare nelle dimensioni psicologica e metafisica del Corso, e spiegare come è venuto.