Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 240 Il sistema di pensiero del Corso è compatibile con degli dei e delle dee?

 

D # 240: Nel corso di un recente seminario di Tantra ho provato una potente energia “della dea” che mi ha immediatamente provocato un conflitto, poiché ho pensato: “Ehi, non ci sono dee in Un corso in miracoli!” Diresti che la nozione di energie di divinità maschili o femminili, di Shiva o Shakti, è incompatibile con UCIM, o la fusione di queste polarità sessuali può essere vista come analoga al superamento della dualità come la vede il Corso?

 

R: Sebbene – con una sola eccezione (C.2.8:2) – nel Corso tutti i riferimenti di genere siano maschili, la sola realtà secondo il Corso è priva di genere. Qualsiasi polarità, sia essa maschile-femminile, bene-male, caldo-freddo, dentro-fuori, ecc. è inevitabilmente un prodotto del sistema di pensiero dell’ego che ha origine – come l’ego – con il credere nell’opposizione a Dio. Dato che noi ne facciamo esperienza, la sola domanda che vale la pena chiedersi, secondo il Corso, è per quale scopo usare queste polarità? (T-24.VII.6:1,2,3,4). Per rinforzare il sistema di pensiero di peccato, colpa, paura, differenze e specialezza? Oppure per servire come scuola nella quale imparare le nostre lezioni di perdono che ci conducono al di là della percezione di differenze e specialezza?

Il processo del Corso non implica alcuna fusione di polarità – questo sarebbe maggiormente in linea con l’approccio Junghiano di conciliazione degli opposti, in cui viene data realtà ad entrambe le polarità, ma si arriva ad un più elevato livello di esperienza attraverso la loro integrazione. Nel Corso persino apparenti dualità come amore e paura, o luce e oscurità, non sono in realtà opposti in quanto, come il Corso osserva proprio all’inizio, “L’opposto dell’amore è la paura, ma ciò che tutto abbraccia non può avere opposti” (T.in.1:8).

Paura ed oscurità non hanno alcuna realtà e quindi non c’è alcuna possibilità di integrarle con il loro “opposto”. Piuttosto è necessario che facciamo un passo indietro e guardiamo la paura e l’oscurità con lo Spirito Santo fino a quando, col tempo, arriviamo a riconoscere la loro natura illusoria. E in quel riconoscimento c’è la realizzazione che non c’è nulla da superare. Non c’è alcuna guerra da ingaggiare contro la dualità. Tutto ciò di cui c’è bisogno è un mutamento di percezione che produce una prospettiva totalmente diversa, dal di sopra del campo di battaglia fatto di contrasti.


Per quanto concerne la tua esperienza di una potente energia “della dea”, il Corso non esprimerebbe alcun giudizio specifico salvo portarti a chiedere a te stesso: questa esperienza di potere era in qualche modo associata al vederti opposto a qualcun altro, con interessi separati, come una scissione tra maschile e femminile? In tal caso avrebbe riflesso un allineamento del tuo pensiero con il sistema di pensiero dell’ego. Se tuttavia tu avessi sperimentato delle possibilità reciproche che puoi condividere con tutti gli altri senza escludere nessuno, sarebbe stato un riflesso del sistema di pensiero della mente corretta. Perché è la tua interpretazione di quella esperienza di potere che determina lo scopo per cui l’hai usata, come abbiamo osservato sopra.