D #497: Sono curioso in merito alle profezie e alla loro relazione con il nostro "tempo" qui – essendo, per così dire, una revisione della registrazione originale. Le profezie tibetane e Hopi/Navajo si sono mosse in parallelo per 3.000 anni, e finiscono "presto". Siccome il "tempo" è già finito, potrebbe esserci una connessione? Le profezie sono l’indicazione che si ha una buona memoria?
R: Prima di tutto consideriamo il fenomeno dei poteri psichici come viene affrontato in Un Corso in Miracoli. In risposta alla domanda "Sono desiderabili poteri psichici’?" Gesù spiega che essi possono avere valore per dimostrare che: "la comunicazione non è limitata alla piccola gamma di canali che il mondo riconosce"; tuttavia alla fine dice: "la sola considerazione importante è come vengono usate. … per rafforzare l’ego. … [o come] un grande canale di speranza e a servizio dello Spirito Santo" (M.25.2:2; 3:4; 6:5,6). Inoltre egli, e in modo importante, puntualizza che trascendere i limiti che il mondo pone alla comunicazione consiste semplicemente nel raggiungere il nostro stato naturale: non è nulla di speciale, né un dono speciale da parte di Dio (2:5,7,8).
La profezia, pertanto, potrebbe essere in relazione con il trascendere i limiti che la maggior parte della gente ha nel leggere il "copione", per usare una delle metafore del Corso per indicare l’arco temporale dell’ego che consiste in ogni concepibile forma di separazione. Come parte della sua strategia per frammentare l’interezza, spezzettarla, dividerla e suddividerla moltissime volte (T.18.I.4), l’ego inventa il tempo lineare, così che la sola sostituzione dell’interezza appaia nelle nostre menti sotto forma di epoche, età, ere e persino universi paralleli, sui quali i fisici stanno congetturando già da qualche decennio. (Per inciso, non vi è nulla nella teoria del Corso che precluda la possibilità dell’esistenza di universi paralleli).
Ogniqualvolta noi (come menti che decidono) ci identifichiamo con l’ego, percepiamo automaticamente il tempo in modo lineare, come se andasse in una sola direzione. Ma in realtà non è così, e da qualche parte nelle nostre menti lo sappiamo. Manteniamo sempre la capacità di non considerare questi limiti arbitrari e vedere, nello stesso tempo, alcune parti diverse del copione.
Le nostre vite rappresentano la scelta della mente di rivedere parti selezionate di questo copione. E siccome il copione è stato scritto nella sua totalità e il tempo non è lineare, allora la profezia è semplicemente il sollevamento di quei limiti al “vedere” che abbiamo scelto come parte del nostro contratto con l’ego: rimanere ignari di questo copione e pertanto della vera natura del mondo spazio temporale.
Questo sollevamento dei limiti non significa necessariamente che si sia trasceso l’ego e non è necessariamente un evento spirituale. Potrebbe semplicemente essere che il "profeta" vede il tempo in modo olografico piuttosto che lineare, cosa che siamo tutti in grado di fare. (Un detto popolare è che il tempo è un trucco per evitare che tutto accada nello stesso momento!) E’ semplicemente così difficile per noi concettualizzare la non-linearità, per non parlare dell’assenza di tempo. Ma solo perché il farlo minaccerebbe il fondamento stesso della nostra esistenza come individui.
Alla fine tutte le questioni di questa natura sono intrinsecamente illusorie in quanto il tempo lineare è intrinsecamente illusorio, nonostante la nostra esperienza del contrario. Il mondo spazio-temporale è governato interamente dalla mente e dalla sua scelta di usare il tempo o per nascondere la verità o per negare tale occultamento e poi trascendere interamente il tempo. La mente è sempre al di fuori del tempo e dello spazio, ma può convincersi di non esserlo. In modo simile Gesù ci dice: "Tu non sei malato e non puoi morire. Ma puoi confonderti con cose che lo fanno" (T.10.V.8:3-4). L’unica cosa che sappiamo per certo è che possiamo essere in pace proprio adesso e che il perdono è il mezzo per eliminare tutto ciò ostacola l’essere in pace.
Per uno studio ulteriore del tempo, vedi il libro di Kenneth A Vast Illusion: Time and A Course in Miracles; e la sua registrazione audio o video: “The Time Machine” [solo in inglese]. Anche la domanda #167 discute aspetti