Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 390 Come faccio ad ottenere la pace in circostanze personali e finanziarie disperate?

 

D # 390: Studio Un corso in miracoli da poco più di un anno. Apprezzerei enormemente vostri contributi in merito a quanto segue. Sto attraversando una grossissima perdita finanziaria a causa di un infortunio che mi ha reso inabile al lavoro. Sono il mio unico sostegno finanziario. Sento che la mia disponibilità ad espiare è fortemente presente, e sento di essere totalmente disposto ad accettare la responsabilità della mia esperienza. È chiaro che ho bisogno dell’aiuto dello Spirito Santo per disfare l’estremo senso di colpa e di separazione che ovviamente provo, ma per quanto chieda aiuto a questo riguardo non vedo né sperimento alcun apparente cambiamento nella mia esperienza. Non sento pace nei miei pensieri, solo crescente paura man mano che i miei risparmi diminuiscono. Sto affrontando la possibilità di diventare un senza tetto nella mia esistenza terrena. Non so come “superare” questa evenienza. Non so come provare pace senza una esperienza di aiuto da parte dello Spirito Santo. Comprendo che il mio ego sta combattendo la mia scelta di seguire lo Spirito Santo, ma a quale punto lo Spirito Santo prende in mano la situazione e mi porta effettivamente l’esperienza di pace? Pensavo che questo fosse quanto Gesù promette nel Corso.

 

R: Prima di tutto è assolutamente in linea con gli insegnamenti del Corso fare tutto quello che puoi per ottenere un’assistenza finanziaria di qualche tipo ed avere l’aiuto per trovare un posto in cui vivere, se diventa necessario per te spostarti. Ed è anche piuttosto normale provare paura man mano che vedi i tuoi risparmi diminuire e affronti la perdita la tua casa. È una lezione difficile: ma ti stai muovendo nella giusta direzione nel processo di ripristinare la pace nella tua mente – l’obiettivo del Corso – non incolpando qualcun altro per le circostanze in cui ti trovi, cosa che non è facile fare. Spero anche che tu non stia incolpando te stesso. La nostra prima inclinazione è solitamente quella di addossare la colpa delle nostre condizioni sugli altri, o sul “sistema”, o persino su Dio. E se non lo facciamo, solitamente incolpiamo noi stessi, ma ancora siamo sempre tentati di ritenere qualcun altro responsabile persino quando incolpiamo noi stessi. Quindi il fatto di andare oltre l’incolpare è un passo importantissimo.

Il successivo passo importantissimo – assolutamente non facile da fare – è lasciar andare qualsiasi investimento sul risultato, ossia pensare che il solo risultato accettabile sia trovare un mezzo per avere un’entrata e non perdere la casa.

Il tuo invocare lo Spirito Santo sembra puntare in quella direzione, e la tua pace sembra essere condizionata a quel risultato, che è il modo in cui la maggior parte di noi reagirebbe in queste circostanze. Ma questo presume che quella soluzione sia per te la migliore. Nei termini del mondo, sì, sembrerebbe esserlo. Tuttavia non c’è modo per te di sapere qual sia il tuo percorso spirituale e cosa ti aiuterebbe di più a quel livello. Forse – ma forse anche no – queste circostanze estreme sono i mezzi con cui tu (la mente decisionale al di fuori del tempo e dello spazio) hai scelto di imparare la lezione che nulla può veramente portarti via la pace di Dio: nulla di esterno alla tua mente ha alcun potere su di te. Con le parole della Lezione 190: “Sono solo i tuoi pensieri che ti causano dolore. Nulla di esterno alla tua mente può ferirti o farti male in alcun modo. Non c’è alcuna causa oltre a te stesso che possa abbattersi su di te e opprimerti. Nessun altro può influenzarti se non te stesso. Non c’è nulla al mondo che abbia il potere di renderti malato o triste, debole o fragile” (L.pI.190.5:1,2,3,4,5).

Chiaramente il “tu” a cui Gesù si riferisce non è il sé di cui siamo consapevoli. Ma come sarebbe liberatorio fare questa esperienza! E di certo l’intero Corso è rivolto all’aiutarci a raggiungere questo stato. Quindi non è che noi facciamo una petizione allo Spirito Santo e poi Lui decide quando darci il dono della pace: siamo noi che facciamo il lavoro di identificarci e poi smantellare le barriere alla pace che abbiamo eretto nella nostra mente.

Quindi l’aiuto offerto da Gesù è di stare con te come un fratello amorevole che ti vede come sei veramente, mentre elabori la tua strada attraverso queste circostanze difficili, certo che il suo amore per te e il tuo amore per lui sia tutto ciò che importa. “La mia fiducia in te è maggiore in questo momento della tua fiducia in me, ma non sarà sempre così. La tua missione è molto semplice. Ti viene chiesto di vivere in modo tale da dimostrare di non essere un ego…” (T.4.VI.6:1,2,3). Questo di certo non ti paga le bollette, ma sapere e sperimentare che la tua reale sicurezza e la tua reale salvezza restano per sempre invulnerabili e al di là di qualsiasi cosa questo mondo possa darti, potrebbe più che sostenerti attraverso questa parte del tuo viaggio. Con minori interferenze, senza colpa, ansia e conflitto, sarà più facile per te sapere cosa fare. “Il tuo compito non è di ricercare l’amore, ma di cercare e trovare tutte le barriere dentro di te che hai costruito contro di esso” (T.16.IV.6:1).