Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 950 In che modo il Corso mi può assistere nel mantenere sotto controllo il mio peso?

 

D # 950: Sono 10 anni che lavoro con Un Corso in Miracoli, e mi sento bloccato. Nella domanda # 655 dite che non c'è nulla di sbagliato nel provare a tenere sotto controllo il comportamento di dipendenza che si basa sulla colpa. Ci ho provato per 30 anni senza successo. La mia scuola consiste nel mangiare troppo ed essere in sovrappeso. Quando mangio o penso al cibo, o penso all'esercizio fisico mi sento in colpa. Sembra che io mi senta in colpa qualunque sia la situazione. Vorrei sapere dove entra in gioco lo Spirito Santo. Devo semplicemente chiedergli aiuto? O pensare a Lui? Non so come avere il Suo aiuto dato che comunque mi sento sempre in colpa.

R: Per come lo descrivi tu, al centro del problema c'è la colpa, non il cibo o il peso. Non solo è il problema, è lo scopo. Cercare di cambiare la forma (persino per 30 anni) senza lasciar andare la colpa è il modo della mente per “avere la botte piena e la moglie ubriaca”. L'anello mancante nell'equazione è il desiderio nascosto di tenersi aggrappati alla colpa. Nel testo, Gesù ci dice che il primo ostacolo alla pace, “il desiderio di liberarsene” (T.19.IV.A) è alimentato dalla “attrattiva della colpa” (T.19.IV.i). Sebbene possa sembrare che i dolci, la pasta, o le patatine fritte, siano la grande attrazione, il vero richiamo è quello della colpa apparentemente generata dal cibo. La colpa è il nutrimento dell'ego, così, quando la mente sceglie l'ego come suo insegnante, cercherà la colpa e la troverà allo scopo di sostenere la sua credenza nella realtà dell'ego. Pertanto, utilizzato come scuola, il sovrappeso è uno strumento molto utile per mettersi in contatto con la colpa, che a sua volta rivela la scelta nascosta che la mente ha fatto di identificarsi con l'ego. L'essere disposto a vedere l’essere in sovrappeso e il corpo stesso (grande o piccolo) sotto questa luce è il primo passo col quale lo Spirito Santo entra a far parte del quadro. I programmi per la perdita di peso non identificano la scelta della mente in favore dell'ego come fonte del problema. Né offrono una dieta per ridurre la colpa così da contribuire a risolvere il problema, come fa lo Spirito Santo.

La dieta dello Spirito Santo comincia con la distinzione tra forma e contenuto, secondo cui la vera fonte della dipendenza viene riconosciuta come la scelta della mente tra l'ego e lo Spirito Santo (contenuto), piuttosto che la scelta del corpo (forma) tra le patatine fritte o le carote. L’obiettivo dello Spirito Santo è di insegnarci a riconoscere la fonte del problema, cosicché possa essere guarito. Quando il corpo dice “Voglio le patatine fritte” sta riflettendo la mente che dice “Voglio che la colpa nutra la mia credenza nella separazione”. Tutte le cattive sensazioni che vengono col mangiare (o l'ossessione della linea) mantengono l'attenzione concentrata sulle scelte del corpo, che mantiene fuori dalla consapevolezza il potere della mente di scegliere tra l'ego o lo Spirito Santo. Come hanno confermato i tuoi 30 anni, gli sforzi per risolvere la dipendenza dal cibo alle condizioni del corpo falliranno, perché la dipendenza è nella mente che vuole nutrire la colpa. La richiesta di aiuto allo Spirito Santo per disfare la colpa significa, in primo luogo, accettare che questo sia effettivamente il problema, il che non è così facile come sembra. In effetti, la ragione per la quale cerchiamo le soluzioni nel corpo e nel suo comportamento è precisamente perché non vogliamo lasciare andare l'identificazione con il corpo. Quando il corpo pensa di poter rubacchiare alcune patatine fritte che non si vedranno sulla bilancia, rispecchia il pensiero furtivo della mente di poter cercare la felicità in un corpo magro senza che Dio se ne accorga. La verità è che Dio non lo nota, ma la mente inevitabilmente sentirà il dolore e la colpa che vengono dalla ricerca nell'ego/corpo di ciò che non può dare, ed allontanandoci dalla vera felicità che viene dall'unità con la nostra Fonte.

L'eccesso di cibo è semplicemente una delle innumerevoli forme utilizzate dall'ego per camuffare il contenuto e recitare la sua favola di peccato, colpa, e paura. Ogni relazione speciale ha questo stesso obiettivo. Qualsiasi cosa è un soggetto adatto per una relazione speciale. In cima all'elenco c'è il corpo con le sue innumerevoli esigenze, ed il suo supremo trionfo – la morte. La morte del corpo è la prova finale dell'ego che la separazione è avvenuta e che la colpa è reale, giustificata, ed inevitabile. Mantenendo fermamente questa credenza, non c'è da stupirsi che il cibo appaia buono. La colpa dell'identificazione con il corpo è estremamente dolorosa. Gesù svela per noi la follia per l'attrazione che l’ego ha nei confronti del dolore ed della colpa: “Agli ordini della paura il corpo perseguirà la colpa, servendo la sua padrona la cui attrattiva verso la colpa mantiene in essere l’intera illusione della sua esistenza. Questa, dunque, è l’attrattiva del dolore. Governato da questa percezione il corpo diventa il servo del dolore, cercandolo doverosamente ed obbedendo all’idea che il dolore sia piacere. È l’idea che sottostà a tutto il pesante investimento che l’ego ha nel corpo. Ed è questa folle relazione che mantiene nascosta e tuttavia alimenta. Ti insegna che il piacere del corpo è la felicità. Tuttavia a se stesso sussurra: “È la morte” (T.19.IV.B.13:2,3,4,5,6,7,8). Proprio come i programmi per la perdita di peso di solito chiedono ai clienti di prestare attenzione alle abitudini alimentari per poterle cambiare, lo Spirito Santo ci chiede di riconoscere il sistema di pensiero che la mente ha scelto ed i suoi effetti devastanti, così da poter fare un'altra scelta. La sua soluzione per un corpo in sovrappeso è di disfare la credenza nella colpa che mantiene la mente congelata nella sua scelta sbagliata. Il suo programma di studio offre la liberazione dalla colpa ed una nuova percezione del corpo, sia che la sua forma sia grande o piccola: “…la realtà della colpa è l’illusione che sembra renderlo (il corpo) pesante e opaco, impenetrabile e un fondamento reale del sistema di pensiero dell’ego. La sua sottigliezza e trasparenza non saranno evidenti finché non vedrai la luce dietro di esso. E allora la vedrai come un fragile velo davanti alla luce” (T.18.IX.5:2,3,4). In questo si trova la vera snellezza che tutti cerchiamo.