Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 319 Cosa si intende con “la mano che teniamo è la nostra Stessa mano”?

 

D # 319: In “Jesus: The Manifestation of the Holy Spirit” [“Gesù: la manifestazione dello Spirito Santo” –seminario di Ken Wapnick di cui è stato pubblicato sul sito della Foundation for A Course in Miracles un estratto che può essere visionato in inglese cliccando qui], a pagina 6, affermi: “L’obiettivo tuttavia è alla fine quello di renderci conto che la mano che teniamo è la nostra stessa mano”. E successivamente: “Finalmente ci renderemmo conto che quando ci tendiamo per chiedere aiuto, ci tendiamo verso noi stessi”. Puoi cortesemente elaborare queste affermazioni?

 

R: Un corso in miracoli insegna che Gesù e lo Spirito Santo sono simboli che rappresentano la parte della nostra mente che contiene il ricordo di Dio e riflette il Suo amore. Quando parla di prendere la mano di Gesù, o di chiedere aiuto, sta facendo uso di questi simboli perché noi, che ci siamo dissociati dalla nostra mente e ci siamo erroneamente identificati con il corpo, abbiamo bisogno di loro. Questo viene descritto meglio quando il Corso ci dice: “Non sei nemmeno in grado di pensare a Dio senza un corpo, o una qualche forma che pensi di riconoscere” (T.18.VIII.1:7).

Dal momento che crediamo di essere corpi che vivono in un mondo di forma, il Corso usa la forma per rendere il suo messaggio personale e rilevante per noi. Ci incontra al livello della forma perché lì è dove noi pensiamo di essere. E’ anche più diretto, ad esempio in passaggi che descrivono chiaramente la natura della mente e la nostra vera identità (vedere T.18.VI.8). Non c’è nulla fuori dalla mente e quindi nessuna mano da prendere (né la nostra né quella di Gesù), e nulla se non la mente stessa per scegliere la verità o la bugia egoica di separazione.

Entrambe le affermazioni che citi si basano su questo livello di insegnamento del Corso. Le parole chiave nelle affermazioni sono ”alla fine” e “finalmente”. Esse indicano il momento in cui avremo imparato che la nostra vera identità è la mente. Solo allora ci renderemo conto che il potere di scelta è nostro e che tutto il nostro chiedere è stato un promemoria rivolto a noi stessi che possiamo ritornare alla mente per scegliere la nostra unità con Dio al posto della separazione. Fino a quel momento abbiamo bisogno di usare qualsiasi simbolo ci sia utile, come il tenere la mano di Gesù e chiedere l’aiuto dello Spirito Santo, per lasciar andare la paura del potere della nostra mente.