Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1139 Ho una relazione d’amore. Ho paura di perderla se viene “trasformata”.

 

D #1139: Mia moglie, che amo molto profondamente, è una donna che mi nutre molto ed è molto tenera. Mi piace il modo materno in cui si prende cura di me e mi fa sentire amato e al sicuro. So che Gesù dice che non ci porterà via le relazioni speciali, ma le trasformerà. Ma alcune relazioni speciali sono peggio di altre? I bisogni speciali sono diversi dalle relazioni speciali, e ci è permesso averli? Mi sembra che tutti abbiano dei bisogni speciali e tutti diamo e prendiamo: abbiamo tutti bisogno di persone che non ci facciano del male anche se non voglio dire che la nostra pace mentale dipenda dal fatto che i nostri bisogni speciali siano soddisfatti. Come faccio a comprendere e scacciare questa paura che la mia relazione con mia moglie sia in qualche modo sbagliata? Come apparirà la nostra relazione quando sarà trasformata? Mi spaventa a morte aprire questa tematica con voi e rendermi vulnerabile verso qualsiasi giudizio possiate avere.

 

R: Non è scopo di Un corso in miracoli, né il nostro con questo Servizio, giudicare chiunque per il fatto di essere coinvolto in una relazione speciale. E’ quasi impossibile non essere coinvolto in una di esse perché, come tu affermi, abbiamo tutti dei bisogni e ci rivolgiamo tutti ad altri affinché soddisfino quei bisogni e non ci facciano del male. Ciò che Gesù ci insegna è che queste relazioni sono basate su una premessa nascosta che dobbiamo portare alla luce e mettere in discussione, e specificatamente che siamo incompleti e non è colpa nostra. L’ego ci ha gettato fumo negli occhi a questo riguardo e quindi non vediamo come ci stiamo effettivamente facendo del male  poiché non ci aiutiamo cercando conforto e completamento fuori di noi). Non ci rendiamo conto che questo è solo il modo in cui l’ego mantiene la propria esistenza. Così Gesù vuole che noi vediamo come stiamo svendendoci quando ci lasciamo coinvolgere in quelle che chiama “una catena infinita e insoddisfacente di relazioni speciali” (T.15.VII.4:6). Sì, possiamo trovare conforto e sicurezza in una relazione – questo non è sbagliato e non ci viene chiesto di porvi fine – ma la sicurezza e il conforto sono sempre temporanei, limitati e fragili. In qualsiasi momento tutto potrebbe cambiare e noi saremmo nuovamente al punto di partenza, chiedendoci cosa fare per far sì che i nostri bisogni siano nuovamente soddisfatti. Gesù ci sta insegnando che c’è un modo molto migliore di relazionarci agli altri, un modo che non ci deluderà, perché ripristinerà nella nostra consapevolezza pace e felicità durature. Il modo migliore, naturalmente, è cambiare lo scopo della relazione da quello dell’ego a quello dello Spirito Santo, con l’aspettativa fiduciosa che se lo faremo ci sentiremo molto meglio.

Così, questo non ha a che fare con il  farti vedere che la tua relazione con tua moglie è sbagliata, ma piuttosto con il cambiare lo scopo di quella relazione così ritornerai in contatto con l’amore nella tua mente che è la tua vera identità, come quella di tua moglie. Una relazione trasformata è quella in cui fai esperienza della tua centratura nell’amore di Gesù, e quindi non hai bisogni che cerchi di far soddisfare da un altro. La relazione santa riguarda interamente il contenuto che hai scelto nella tua mente, non riguarda dei corpi che si comportano in modo diverso. Le relazioni sono solo nella mente, e accettare lo scopo che lo Spirito Santo ha per la relazione non significa necessariamente che qualcosa cambierà esteriormente. Molto spesso non cambia. Ciò che avviene è un cambiamento interiore, nel senso che il tuo atteggiamento è più gentile ed amorevole, meno giudicante, meno bisognoso, meno colpevole e timoroso. Ti renderesti conto che la relazione non ha a che fare con ciò che i corpi fanno insieme ma con il fatto che le menti condividono gli stessi interessi e alla fine la stessa identità sia all’interno dell’illusione che nella verità come innocente, invulnerabile Figlio di Dio. Il senso di separazione tra te e la tua partner diminuirebbe gradualmente di importanza e rilevanza e sarebbe sostituito da un crescente senso di uguaglianza.

E’ inevitabile che ci sia disagio nel guardare la relazione speciale a causa alle sue radici nell’auto-inganno e specialmente perché il suo scopo è essere un sostituto per l’Amore di Dio T.17.IV.2:7). Abbiamo sepolto nelle nostre menti intensa colpa e paura per questo, e così è necessario ritornare sui nostri passi per andare oltre l’ego verso l’amore che esso nasconde. Gesù garantisce il nostro successo in questo e non ci mette mai sotto pressione nel proseguire in questa direzione. Ci viene chiesta soltanto una piccola disponibilità a mettere in dubbio le nostre credenze e i nostri valori. La confortante presenza di Gesù ci guiderà attraverso ogni passo del processo. “L’Espiazione è così dolce che non hai bisogno d’altro che di sussurrarla e tutto il suo potere si precipiterà ad assisterti e sostenerti. Non sei fragile con Dio al tuo fianco” (T.14.IX.3:2,3).