D # 222: Per qualche tempo ho studiato le tecniche di “relazioni umane” insegnate da Dale Carnegie nei suoi vendutissimi libri e nel suo famoso seminario. Carnegie insegna che si dovrebbe sempre parlare in trermini di interessi altrui, che non si dovrebbe mai dire agli altri che sbagliano (ma dovrei fare riferimento ai loro errori indirettamente), e che il solo modo di vincere in una discussione è non averne. Ho evitato di usare queste tecniche fino a recentemente perché le avevo considerate piuttosto manipolative. Nel linguaggio di Un corso in miracoli credevo potesse persino essere affermato che tali tecniche sono tentativi per uccidere gli altri perché sono tentativi di controllo su di loro per ottenere da loro ciò che vogliamo. Ma nel corso delle ultime settimane ho usato queste tecniche in maniera consistente e sono rimasto sbalordito di come abbiano funzionato bene!
Recentemente mi è venuto in mente che le tecniche di relazioni umane di Carnegie alla fine rivelano l’investimento cha la maggior parte di noi ha nel mantenere in essere la nostra specialezza e la nostra separazione. Infatti tali tecniche sembrano anche essere adatte ad aiutare gli altri a rinforzare la loro specialezza e separazione. Ma ci sono anche momenti in cui mi rendo conto che non avrei potuto affrontare alcune persone in maniera civile senza usare le tecniche di Carnegie. Per alcune persone (ed io tra loro, ne sono certo), l’idea che non siano speciali o separate è un’idea che spaventa. E’ possibile che le tecniche di Carnegie possano essere effettivamente una forma di perdono, proprio come una forma di perdono è prendere una medicina per una malattia?
R: Ciò che stai riconoscendo è un insegnamento fondamentale del Corso: che lo scopo è tutto (T.4.V.6:8,9,10,11; T.24.VII.6:1,2,3). Uno dei contributi più importanti del Corso per le spiritualità del mondo è che, piuttosto che sostenere la negazione ed il rifiuto dei modi del mondo, insegna che possiamo usare per servire uno scopo diverso – il perdono – ciò che l’ego ha fatto per la separazione e l’attacco. La chiave è essere disposti a permettere alle forme specifiche di servire lo scopo dello Spirito Santo anziché il nostro (T.6.V.A.2:4,5).
Tu hai riconosciuto che strumenti di manipolazione ed assassinio nelle mani dell’ego possono diventare i mezzi per vedere sia te che tuo fratello sotto una luce diversa. Ma prima devi aver preso la decisione di vedere entrambi diversamente – con interessi condivisi anziché separati. Il tuo intento si è spostato dal soddisfare i tuoi bisogni attraverso il controllo di tuo fratello, al riconoscere ad un qualche livello che entrambi avete lo stesso bisogno di essere perdonati, di essere visti alla luce della vera carità. Così ora ciò che è stato fatto per rinforzare la separazione e la specialezza diventa un mezzo per disfarle. Come sempre il valore non sta nella tecnica specifica, o forma, ma nello scopo che tu le dai.