D # 1252: Se Dio non è consapevole della nostra illusione di separazione, come sapeva di dover inviare lo Spirito Santo per aiutarci? Un pensiero che mi viene è che lo Spirito Santo è un costrutto della (o è la?) nostra Mente di Cristo e così era nella nostra mente, e vi rimane, anche quando immaginiamo di essere separati. Quindi Gesù, la Mente di Cristo e lo Spirito Santo e il “Figlio di Dio” sono tutti la stessa cosa? L’idea della Trinità in realtà è una coppia (nel senso che Dio e la sua Creazione significano tutti i termini succitati?) Vi sarei immensamente grato per i vostri commenti.
R: Abbiamo già dato risposta alla tua prima domanda e ti rimandiamo alle domande # 459 e 616 per leggerla. Lo Spirito santo, per come viene presentato in Un corso in miracoli, non è considerato un costrutto della nostra Mente di Cristo. Egli simboleggia per noi il ricordo del nostro vero Sé che risiede nella parte sana della nostra mente successiva alla separazione: un’illusoria mente divisa, ovviamente, poiché la separazione non è mai realmente avvenuta. Potresti dire che lo Spirito Santo è nella Mente di Dio, non nella Mente di Cristo, in quanto Gesù ci dice che quando la separazione sarà completamente disfatta lo Spirito Santo non avrà più forma – come Voce di Dio – ma ritornerà all’eterna assenza di forma di Dio (C.6.5:8). Un’altra discussione di questo con ulteriori riferimenti si può trovare nella Domanda #1159.
Le domande #625 e #626 riguardano i tuoi quesiti sulla natura di Dio e di Gesù. Ciò che aiuta sempre quando si cerca di mettere insieme una teologia è ricordare che abbiamo a che fare con dei simboli. La realtà è pura unità, che è incomprensibile per noi fintanto che ci sperimentiamo come individui che pensano consciamente a delle tematiche. Questo è il punto principale della discussione di Gesù nella prima sezione del Capitolo 25 (T.25.I.5,6,7).
Egli usa il linguaggio e i concetti che siamo in grado di comprendere, ma il suo scopo è condurci oltre quel livello all’esperienza dell’Amore di Dio, che trascende tutte le forme e i simboli. Gesù, come descriviamo nella domanda 626 succitata, riflette o simboleggia l’Amore di Dio in una forma con cui possiamo relazionarci, e in questo senso egli non è la Mente di Cristo. È il Figlio di Dio, proprio come lo siamo noi nel nostro stato separato. Nell’enfatizzare la nostra eguaglianza con lui a questo livello, egli corregge la versione biblica secondo cui solo lui è il Figlio di Dio e noi i figli adottivi di Dio. Il termine Figlio di Dio viene anche usato nel Corso per riferirsi a Cristo, il nostro vero Sé, la Seconda Persona della Trinità. Così, il termine viene usato per il nostro vero Sé, Cristo, come parte dell’Unità dell’Essere di Dio, ed è anche usato per il sé successivo alla separazione, ossia il decision maker che può scegliere di svegliarsi dal sogno di separazione da Dio.