D # 1215: Sarebbe possibile per una persona fare uso di magia (essere una strega o un mago, per esempio) e essere un serio studente del Corso? Quell’uso della magia è in ogni modo differente dagli innumerevoli metodi comuni di magia che tutti noi in una qualche misura usiamo ogni giorno? Per esempio, prima di andare ad un’intervista di lavoro uno studente del Corso può indossare il suo miglior vestito, pensare positivamente e preparare alcune risposte che sente essere d’effetto, mentre un altro può accendere una candela, meditare o fare dei rituali magici per prepararsi. Entrambi usano mezzi che secondo loro possono influenzare il risultato: entrambi cercano di esercitare la loro volontà nel mondo e presumo che un metodo non sia più reale di un altro, visto che nulla qui è veramente reale.
R: La nostra risposta alla Domanda # 124 spiega come il concetto di magia viene usato in Un corso in miracoli. E’ importante notare che l’uso che il Corso fa dei termini è diverso dal suo uso ordinario nel mondo. In breve, magia nel Corso si riferisce ai nostri tentativi di usare mezzi fisici per risolvere un problema che esiste nella mente: Così cerchiamo di risolvere il problema della colpa – che si trova nella nostra mente – nel mondo o nel corpo, dove in realtà non esiste. Di nuovo, la Domanda # 124 fornisce una piena spiegazione di questo con molti riferimenti alle parti del Corso che affrontano ciò. Parliamo anche degli insegnamenti del Corso secondo cui l’uso della magia non è sbagliato e, di fatto, è inevitabile a causa della nostra paura di accettare la guarigione unicamente al livello della mente e a causa del nostro investimento nel credere che il corpo sia la nostra vera identità. Sentirci in colpa per l’uso della magia è un errore e non è mai giustificato, ma c’è bisogno che si riconosca la differenza tra la vera e la falsa guarigione.
È possibile praticare la magia in molte forme ed essere uno studente devoto di Un corso in miracoli, proprio come si può essere un dentista ed essere uno studente devoto di Un corso in miracoli. Ciò che può aiutare a risolvere qualsiasi conflitto riguardo a ciò è il focalizzarsi sullo scopo di ciò che si fa. Tutto ciò che facciamo nel mondo può facilmente essere usato dallo Spirito Santo, se così scegliamo, per aiutarci a disfare il nostro credere nella separazione. E’ sempre una questione dello scopo con cui scegliamo di identificarci nella nostra mente. Fortunatamente ce ne sono solo due: quello dell’ego e quello dello Spirito Santo. Noi usiamo quello che facciamo o per rinforzare la credenza della nostra mente di essere separati gli uni dagli altri e da Dio, o per disfare quella credenza imparando a riconoscere che i nostri interessi in realtà non sono separati, nonostante le differenze nella forma.
Hai ragione nel dire che, dal punto di vista del Corso, non ci sono gradi di realtà quando si parla delle differenti forme di magia che usiamo. Nel contenuto sono tutte la stessa cosa, e sono tutte illusorie. Non c’è gerarchia di illusioni – una illusione non è migliore o peggiore di una qualsiasi altra illusione. È importante rispettare quelle differenze nel mondo, tuttavia, fintanto che pensiamo che il mondo e la nostra vita di individui siano reali – ignorare questa dimensione è confondere i livelli. Il corpo non è reale, ma fintanto che pensiamo che lo sia dobbiamo prenderci cura dei suoi bisogni. Sulla stessa linea, ci sono dei comportamenti che sono appropriati in certe situazioni ed altri che non lo sono. Come studenti del Corso, di nuovo, il nostro focus principale è sul nostro uso del corpo e delle nostre interazioni nel mondo, e questa è sempre una questione di scelta: la scelta che facciamo nella nostra mente se mantenere intatte le nostre identità separate e speciali o se lasciar andare gradualmente il nostro bisogno di vederci separati e speciali.