D #738: Nella vostra risposta alla Domanda #332 citate due passaggi del testo di Un Corso in Miracoli al fine di dimostrare che la legge del karma non esiste, perché in questo mondo illusorio di tempo e di spazio le azioni ed i pensieri passati non possono avere un impatto reale sull’eterno presente. Ma questo come quadra con un altro passaggio, spesso citato, che si trova verso l’inizio del testo: “Ho già chiarito che non puoi chiedermi di liberarti dalla paura. Io so che non esiste, ma tu no. Se intervenissi fra i tuoi pensieri ed i loro risultati, interferirei con la legge fondamentale di causa ed effetto: la legge più fondamentale che ci sia” (T.2.VII.1:2,3,4).
R: Dopo che ci hai sottoposto la tua domanda sono state pubblicate due risposte, alle Domande #514i e #577, che rispondono alla questione che sollevi (vedi anche la Domanda #363). Tuttavia affronteremo brevemente qui di seguito la tua domanda specifica e poi puoi guardare quelle risposte per ulteriori approfondimenti.
La chiave è l’aspetto temporale del karma inerente alla sua legge di causa ed effetto. Il Corso non nega la legge di causa ed effetto nella mente, al di fuori del tempo e dello spazio. Infatti tutto il suo insegnamento sul perdono, con il contrasto tra scegliere l’ego o lo Spirito Santo, si basa sulla premessa che ogni decisione porta a conseguenze molto differenti (T.8.I.5:1,2). Il Corso differisce dalla legge del karma proposta dal mondo quando afferma che causa ed effetto avvengono simultaneamente (L.p.I.19.1:4) nella mente e non richiedono tempo per realizzarsi nel mondo. Il mondo infatti è stato fatto dall’ego per inserire un apparente ritardo tra i nostri pensieri ed i loro effetti, semplicemente un inganno per convincerci che il tempo, lo spazio e la separazione sono reali.
Nel passaggio che citi Gesù enfatizza questo punto, che siamo responsabili per gli effetti delle nostre decisioni nella nostra mente. E sottolinea che se intervenisse nella nostra mente e portasse via la paura che è il risultato immediato della scelta in favore dell’ego, andrebbe contro tutto ciò che il Corso insegna. Gesù non si riferisce a nulla che accade nel mondo, dove opera la legge del karma, perché dalla sua prospettiva il mondo non è reale (L.pI.155.2:1).