Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 850 Perché Helen non ha accettato l’espiazione per se stessa?

 

D # 850: A cosa somiglia il completamento con successo di Un corso in miracoli? Sono stato contrariato nel leggere che Helen non ce l’ha fatta. Mentre leggevo Absence from Felicity sono rimasto sconvolto nel leggere la natura della morte di Helen: mi è sembrata orribile. Com’è stato possibile? Un anno fa ho letto a proposito dell’illusione della malattia e di ciò che significa. Sono stato un malato cronico, ma una volta che ho creduto che la malattia era un’illusione come the Matrix, non mi sono più ammalato. Questa cosa mi ha fatto piuttosto impressione. Com’è possibile che Helen sia morta in questo modo quando io sono riuscito ad eliminare la malattia con una rivelazione di minor importanza?

 

R: Sembrerebbe che tu abbia confuso la forma con il contenuto concludendo che Helen “non ce l’abbia fatta” per via della natura della sua morte. La maggior parte delle persone guarderebbero questa cosa come criterio del suo avanzamento spirituale, ma sarebbe un errore farlo. Nel suo racconto della sua morte, Kenneth ha anche affermato che c’era uno sguardo completamente pacifico sul suo volto. Gesù le aveva detto che sarebbe andato da lei quando sarebbe morta, e la sua espressione pacifica sembrava confermarlo.

Quando usiamo la natura della morte di una persona come criterio, dovremmo chiederci: Bene, e cosa dire di Gesù? La sua morte fu alquanto orribile se la giudichiamo da ciò che apparve accadere al suo corpo. Tuttavia egli ci dice nel Coso che non ha fatto affatto esperienza di un evento orribile (T.6.I.5). Questa era la lezione che ci stava trasmettendo e che ci stava chiedendo anche noi di dimostrare: “Non insegnare che sono morto invano. Insegna piuttosto che non sono morto, dimostrando che vivo in te” (T.11.VI.7:3,4). La condizione del proprio corpo (la forma) non è necessariamente un indicatore del contenuto della propria mente, di come Gesù vive in noi oppure no. In questo senso non c’è modo di dire a cosa somigli completare il Corso con successo, se non dicendo forse che si irradierebbe in qualche modo uno stato interiore di pace indisturbata in una persona che sembrerebbe essere “normale” rispetto ogni altra cosa. Potrebbe trattarsi di una persona paralizzata a causa di una ferita al midollo spinale, l’idraulico che ha appena riparato un tubo rotto nella tua cucina o il chirurgo che ha appena trapiantato un fegato. L’inizio della Lezione 155 afferma di tale persona che avrebbe “sorriso più frequentemente” (L.pI.155.1:2). Questo sarebbe tutto quello che emergerebbe, per così dire.

Non c’è modo in cui noi si possa sapere tutto il percorso di Espiazione in un’altra persona, come non possiamo saperlo del nostro, e quindi non dovremmo giudicare dove pensiamo una persona sia spiritualmente. Mentre proseguiamo nel nostro viaggio di ritorno a Dio e al nostro vero Sé, Gesù ci incoraggia ad approcciarci ad ogni cosa nella nostra vita come ad una classe nella quale possiamo gradualmente e gentilmente imparare che tutto ciò che sta al di fuori del Cielo, compresi i nostri sé individuali, è un’illusione. Così, quando siamo malati o stiamo addirittura morendo, Gesù può guidarci attraverso quell’esperienza per aiutarci ad imparare che la pace nella nostra mente non può essere influenzata da nulla che sia del corpo. Che preziosa lezione! Egli incomincia a partire dal punto in cui siamo qualunque esso sia, qualunque sia la condizione del nostro corpo e ci invita semplicemente ad invitarlo ad essere il nostro insegnante. Questo è il modo in cui la maggior parte di noi impara.

Come testimonia la tua esperienza, tuttavia, possiamo anche imparare in un istante che il nostro corpo è completamente sotto il controllo della nostra mente e allora non ci sono più sintomi, a meno che la mente scelga di usare il corpo in quel modo. Questo però non è necessariamente un indicatore di avanzamento spirituale. Abbiamo davvero una mente molto potente e il nostro corpo fa soltanto ciò che la nostra mente gli dice di fare, ma il completamento del nostro percorso di Espiazione implica molto più di questo.

La domanda #262 discute della sofferenza e della morte degli esseri illuminati, insieme ad altre tematiche pertinenti sulla morte.