D # 1227: Ho una domanda a proposito delle luci. Sto facendo il Corso da molto poco (circa sette mesi) e sto già vedendo “manifestazioni di luce” nei miei stati meditativi. Non ho mai fatto esperienza di ciò prima e sono un po’ nervoso. Sebbene mi senta molto in pace, sono ancora pronto a correre dall’oculista per verificare e vedere se ho un glaucoma o qualcos’altro! Non ho ancora visto la luce attorno ai bordi delle cose o di qualcosa nel mondo della forma, ma quando mi distendo inizia lo spettacolo! La mia domanda in realtà è questa: non è troppo presto per me vedere queste cose? A volte spaventa un po’ e non so se sia reale o in qualche modo solo frutto della mia fantasia. Perché poco dopo aver iniziato Un corso in miracoli dovrei avere questi episodi quando altri stanno facendo fedelmente il corso da anni e non pare abbiano queste esperienze?
R: Come ogni altra cosa nel mondo della percezione, una volta che l’abbiamo resa reale nelle nostre menti, le luci che vedi sono di per sé neutrali. E ciò che determina il loro valore è l’interpretazione che tu conferisci loro, che dipende solo dall’insegnante al quale ti rivolgi per dare loro il loro significato.
Rivolgiti all’ego e le vedrai come prova della tua specialezza, un’interpretazione con cui sei già stato in contatto quando credi che in qualche modo ti rendano differente da, e possibilmente addirittura migliore di, altri studenti che studiano il Corso da molto più tempo.
Per inciso, sebbene il modo in cui viene formulata la Lezione 15 possa sembrar suggerire che le esperienze di luce saranno un risultato del praticare i principi del Corso, puoi trovare che le discussioni di questi tipi di fenomeni, presentate nelle domande #218 e #339, possono fornire qualche utile chiarimento.
E così, sia che uno faccia esperienza di episodi di luce presto o tardi nel proprio lavoro con il Corso, sia che non ne faccia affatto esperienza, alla fine è irrilevante per il genuino scopo del Corso, che è di insegnarci come disfare il nostro investimento nell’ego e nel suo sistema di pensiero di separazione e differenze, tramite la pratica del perdono: la liberazione da tutti i nostri giudizi.
Rivolgiti allo Spirito Santo nella tua mente corretta, e le tue esperienze di luce possono diventare simboli che ti ricordano che alla fine ogni percezione è illusoria – e questo può essere almeno in parte ciò che trovi così spaventoso a proposito della tua esperienza –perché l’apparente mondo esterno della nostra percezione è, né più né meno, frutto della tua fantasia tanto quanto lo sono i lampi di luce e le scintille luminose che vedi durante le tue meditazioni con le lezioni del libro degli esercizi.
La luce può anche simboleggiare la piccola disponibilità necessaria per portare via con il suo splendore l’oscurità del sistema di pensiero di peccato e colpa dell’ego, guardandolo direttamente e vedendolo tramite la luce (esempio T.11.in.3). E, quando visto tramite la visione dello Spirito Santo, può essere anche un simbolo della luce e dell’amore senza forma che è la nostra realtà in quanto Figlio di Dio, un’estensione del Suo perfetto Amore (esempio T.12.VI.7:2,3).
Forse la cosa più importante che puoi desiderare di tenere a mente sulle tue esperienze è che niente del mondo della percezione è di alcun valore di per sé. Se le esperienze dovessero continuare per qualsiasi tempo, godine semplicemente senza farne gran cosa. E se dovessero finire, non sarà perduto niente di valore.