Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 407 Possiamo fare miracoli? Come possiamo “offrire miracoli agli altri”?

 

D # 407: Le due domande che seguono affrontano la tematica dei miracoli e quindi sarà data loro un’unica risposta:

i: Gesù ha fatto molti miracoli mentre era qui sulla terra, come resuscitare i morti, ridare la vista ai ciechi, ecc. Anche noi, in quanto Figli di Dio, possiamo fare miracoli in questo mondo?

ii: Cosa intende Un Corso in Miracoli quando dice che dovremmo offrire miracoli agli altri?


R: Gli studiosi delle Scritture differiscono nel comprendere la correttezza storica dei resoconti evangelici riguardo a ciò che Gesù ha fatto durante la sua vita. Tuttavia, indipendentemente dall’accuratezza dei Vangeli, il Corso insegna un diverso significato dei miracoli. Ciò che il Corso intende per miracolo è un cambiamento della mente. È un corso in miracoli perché è un corso per imparare a cambiare la nostra mente, dal pensare con l’ego al pensare con lo Spirito Santo.

È un processo di disfacimento dell’ego attraverso l’apprendimento di una nuova prospettiva che rovescia il punto di vista dell’ego su tutto e su tutti. L’ego ci dice che siamo corpi, separati da Dio e gli uni dagli altri, suscettibili di cambiamento per effetto di forze esterne. Lo Spirito Santo ci dice che siamo menti, tutt’uno con nostro Padre e con gli altri, suscettibili di cambiamento solo attraverso il potere di scelta della mente. Accettiamo i miracoli per noi stessi nella misura in cui accettiamo questo insegnamento, e lo applichiamo a tutti gli avvenimenti, situazioni ed esperienze nella nostra vita. Offriamo miracoli agli altri nel momento in cui riconosciamo lo stesso potere di scelta della loro mente. Come Gesù ci dice nel testo: Il miracolo si estende senza il tuo aiuto, ma tu sei necessario perchè possa cominciare. Accetta il miracolo della guarigione ed esso si estenderà grazie a ciò che è. E' sua natura estendersi nell'istante in cui nasce. Ed è nato nell'istante in cui viene offerto e ricevuto. Nessuno può chiedere ad un altro di essere guarito. Ma può permettere a sé stesso di essere guarito e offrire così all'altro ciò che ha ricevuto. (T.27.V.1:3,4,5,6,7).

Un’ulteriore estensione di questo principio è il processo del perdono, nel quale riconosciamo che niente di esterno alla nostra mente può causare in noi qualsiasi sentimento positivo o negativo, e perciò nessuno è responsabile per come ci sentiamo. Questo è il significato dell’invito di Gesù:

Sii disposto a perdonare il Figlio di Dio per ciò che non ha fatto.

Quindi il perdono è il miracolo che offriamo ai nostri fratelli. Nel riconoscere che la nostra esperienza è il risultato di una decisione – nella nostra mente – di identificarci con l’ego o con lo Spirito Santo, tutti i nostri fratelli sono liberati dalla colpa e la loro innocenza è portata alla nostra consapevolezza. Questo è il miracolo della guarigione della mente, dato e ricevuto.