Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 140 Conversazioni con Gesù e richieste a Lui

 

D # 140: Studio Un Corso in Miracoli da alcuni anni e sono consapevole dell’importanza della pratica di chiedere aiuto. Sono anche cosciente di volere aiuto e di averne bisogno. Tuttavia ogniqualvolta provo a chiederlo divento consapevole di una forte componente di specialezza nel mio chiedere. Per esempio, dopo molti anni di una attività completamente differente ho ripreso ora ad insegnare. Sono nervoso circa il fare bene il mio lavoro e cerco di chiedere aiuto per essere in grado di fare un buon lavoro, ma sono consapevole che la ragione principale della mia richiesta è che desidero essere speciale sia per i miei studenti che per i miei superiori. Cerco di parlare con Gesù di questo problema ma ho un sacco di difficoltà nel parlare con Lui e mi domando quanto sia importante essere in grado di avere delle conversazioni complete con Lui. Normalmente queste conversazioni sembrano volatilizzarsi – può essere che io non abbia realmente fiducia che lui sia lì. Apprezzerò ogni suggerimento su come poter affrontare questo mio blocco nei confronti di questo strumento essenziale del Corso.

 

R: Prima di tutto dovresti riconoscerti per esserti accorto dei pensieri di specialezza che stanno dietro le tue richieste di aiuto. Questo è un passo molto grande. E poi non cercare di cambiarli. Semplicemente datti il permesso di vedere da dove vengono – un concetto di un sé inadeguato che sente il bisogno di migliorare il proprio stato proiettando una buona immagine. A quel punto è piuttosto chiaro quale sia la voce che parla. Ma se puoi guardarti nel farlo senza giudicarti, allora stai guardando il tuo ego con Gesù, e questo è il tipo di aiuto che lui vuole che gli chiediamo.

Nella nostra pratica iniziale con il Corso normalmente vogliamo chiedere aiuto a Gesù per problemi specifici o per ciò che ci preoccupa nella nostra vita, e questo è naturale. Quel tipo di aiuto può essere utile per sviluppare una relazione positiva con Gesù nella nostra mente, smettendo di vederlo come un Giudice arrabbiato cui dover rendere conto nel Giorno del Giudizio, come lo ritrae la il Cristianesimo tradizionale. Ma tu stai già incominciando a vedere i limiti di questo tipo di richiesta – è alimentato da un desiderio di specialezza. Questa è una fondamentale presa di coscienza e ti può aiutare ad entrare maggiormente in contatto con l’aiuto genuino che Gesù ci sta porgendo – un aiuto che ci permette di guardare le limitazioni che crediamo di avere senza giudicarci o sentirci in colpa per quei pensieri così da vedere, al di là di essi, la verità su di noi. La prima sezione dell’opuscolo Il canto della preghiera [Supplementi di Un corso in miracoli NdT] indica i passi che facciamo sulla “scala della preghiera” man mano che progrediamo nella nostra pratica di chiedere aiuto (CdP.1).

Così le tue conversazioni con Gesù cambieranno nel tempo, e ciò che porterai a lui muterà mano a mano che ti addentrerai negli insegnamenti del Corso. La tua attuale difficoltà nel mantenere la tua attenzione su di lui è semplicemente il riflesso della tua paura di lui e di ciò che rappresenta, perché una parte di te sa che egli ti sta conducendo oltre il tuo ego ed il sé speciale col quale sei tanto identificato. Puoi trovare utile dialogare con Gesù scrivendo i tuoi pensieri come se stessi conversando con lui, riportandogli in maniera molto specifica ciò che avviene nella tua mente e chiedendogli aiuto nel processo per riconoscere lo scopo che sta dietro i tuoi pensieri e su come scoprirli senza rinforzare la colpa nella tua mente. Il processo di scrittura può essere utile per mantenere focalizzata la tua attenzione sui pensieri del tuo ego e per esporli, specialmente man mano che familiarizzi col processo e ti senti più a tuo agio nel farlo. Puoi persino voler mantenere la scrittura sotto forma di diario così da poter tornare a fare riferimento alle conversazioni utili nei momenti in cui il livello di paura diventa troppo elevato e non sei in grado di ricordare ciò che già sai – un’esperienza comune quando il tuo ego si sente minacciato. Ciò che è di estrema importanza è non preoccuparsi eccessivamente della propria resistenza – bisogna aspettarsela. Prenderne atto senza combatterla ti permetterà, col tempo, di dissolverla nella tua mente.