Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 395 Cristo è una sorta di “entità collettiva” costituita da molti esseri?

 

D #395: "Dio, che racchiude tutto l’essere, creò esseri che hanno tutto individualmente, ma che vogliono condividerlo per incrementare la loro gioia. Niente di reale può essere aumentato tranne che condividendo” (T.4.VII.5:1,2). Questo significa che Cristo è in realtà un essere collettivo costituito da entità individuali che condividono tutti i loro pensieri? La ragione per la quale pongo questa domanda è che il concetto di condivisione sembra essere intrinsecamente dualistico, mentre Un Corso in Miracoli si basa su una metafisica non dualistica. Che cosa non sto considerando?

 

R: Questo passo è arrivato nei primi tempi della dettatura del Corso e Gesù utilizzava parole che riflettevano l’Unità del Cielo, ma che raggiungevano Helen e Bill, come tutti noi, in una forma che potesse essere più facilmente comprensibile ed accettabile. È una correzione della fondamentale credenza egoica negli interessi separati. Così come lo usiamo solitamente, qualsiasi concetto – compresi condividere, estendere e creare – avrà necessariamente un significato dualistico, essendo stato fatto da una mente dualistica.

Ma Gesù utilizza queste parole e dà loro un significato differente rispetto al significato dell’ego, al fine di aiutare le nostre menti limitate a iniziare ad afferrare ciò che non può realmente essere afferrato, ed iniziare a disfare le nostre erronee credenze riguardo a dove si trovino gioia e felicità. Quindi, nonostante l’utilizzo di parole che suggeriscono entità e individualità multiple, dobbiamo riconoscere l’intenzione di Gesù in questo punto e considerare queste parole nel contesto di successivi passaggi del Corso, i quali chiariscono che la natura di Dio e del Cielo è solo perfetta Unità (ad es. T.25.I.5; L.pI.132.12:3,4; L.pI.169.5,6).

Vedi anche le Domande #72 e #85 per una discussione ulteriore riguardo all’utilizzo nel Corso di un linguaggio dualistico.