Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 574 Come superare la “paura della validità” riguardo le cose che dico?

 

D # 574: Comprendo le osservazioni di Gesù nella sezione di Un corso in miracoli “Qual è il ruolo delle parole nella guarigione?” (M.21). Dice che col tempo impariamo a lasciare che le parole vengano scelte per noi e che un fondamentale ostacolo a questo aspetto dell’apprendimento è la nostra “paura della validità” di ciò che udiamo. Mi sto preparando ora ad essere un insegnante ed a lasciare che sia Gesù a parlare attraverso di me, e sto imparando a discernere sempre di più. E talvolta quello che sento è davvero sensazionale e “non ha nulla a che fare con la situazione” per come la percepisco io. Talvolta sono imbarazzato, ma di solito mi calmo. Immagino che implicito in questa domanda sia il mio “rimettere in discussione Dio” pensando di sapere meglio di Lui, ma talvolta sono proprio sbalordito da ciò che ho detto ed anche l’altra persona lo è. Mi puoi aiutare offrendomi qualche suggerimento in merito?

 

R. Per lo Spirito Santo (e per Gesù come Sua manifestazione) ogni cosa è un’espressione d’amore o una richiesta di amore. Egli vede il quadro più ampio del percorso di Espiazione di ciascuno e non è limitato dai confini che noi normalmente vediamo nella nostra vita nel mondo.

La forma è totalmente irrilevante per lo Spirito Santo. E quindi la Sua risposta alla richiesta d’amore è nei termini di dove le persone sono nel loro percorso di Espiazione, che non è qualcosa con cui normalmente siamo in contatto. Ecco perché ciò che udiamo può essere sorprendentemente diverso da ciò che pensiamo di dover dire. Nella sezione a cui ti Gesù spiega che quando questo accade i nostri dubbi ed il nostro disagio provengono da una “meschina percezione di sé,” che faremmo meglio a “lasciarci alle spalle” (M.21.5:4,5). Così questo è quanto Gesù ci suggerisce di fare in questo aspetto del nostro addestramento.

Significa che dobbiamo sviluppare la nostra capacità di riconoscere le nostre auto-immagini sottostanti – specificatamente quelle che includono un senso di inadeguatezza, di bisogno, di specialezza e di essere trattati ingiustamente.

Più restiamo attaccati ad auto-immagini del genere, meno probabilità abbiamo di discernere accuratamente la Voce dello Spirito Santo da quella dell’ego, perché il rimanervi aggrappati implica che sappiamo meglio di Gesù chi siamo realmente, anche dopo averlo sentito dire ripetutamente “tu sei come Dio ti ha creato”. Così il problema che abbiamo nell’accettare umilmente Gesù e la sua parola porta ad incontrare delle difficoltà nella capacità di udire  accuratamente.

Vedi anche le nostre risposte alle domande # 11, # 43 e # 77.