D # 161: Perchè il messaggio di Gesù in Un Corso in Miracoli è così diverso da quello di Sua madre la Vergine Maria in tutte le sue apparizioni dell’ultimo secolo? Nel suo messaggio Dio è consapevole di ciò che accade in questo mondo e punisce chi non è fedele.
R: Le persone che hanno vissuto l’apparizione di Maria hanno udito un messaggio che è compatibile con il loro credo religioso. In molti casi si tratta di credenti ferventi, con punti di vista teologici tradizionali. I due punti che tu citi, che Dio è consapevole di ciò che accade in questo mondo, e punisce gli infedeli, sono credenze proprie di molti Cristiani. Per chi crede, un’esperienza religiosa quale l’apparizione di un essere spirituale come Maria, rende più profonda la loro fede e la convalida. L’amore non sfida il loro sistema di pensiero con l’introduzione di concetti poco familiari provenienti da un diverso percorso, come quello di Un Corso in Miracoli. Come saprai, il Corso è un insegnamento spirituale che non è basato sulla Bibbia o sulla teologia tradizionale Cristiana o Cattolica. Benché utilizzi dei termini Cristiani, il loro significato nel Corso è diverso. Tuttavia, sia il messaggio di Maria, che il messaggio di Un Corso in Miracoli possono essere sperimentati come insegnamenti amorevoli e utili per i loro rispettivi seguaci. Possono essere simili nel contenuto sebbene non lo siano affatto dal punto di vista della forma. Nella forma sono, come tu stesso dici, molto diversi. Questo perché sono due sistemi di pensiero spirituale molto diversi, con diverse credenze teologiche. E’ importante ricordare che pensieri e credenze non sono la verità, sono espressioni o riflessi di essa.
Gesù e Maria rappresentano una verità che è al di là di qualsiasi forma in cui possano trovare espressione. La verità utilizza diverse forme, in momenti diversi, per persone diverse. Questo non contraddice il contenuto del messaggio, il cui scopo è di ricondurci nella nostra casa in Dio. Come ci viene detto nel Corso: "Ti sono dati degli Aiutanti in forme varie, sebbene dinanzi all'altare siano uno solo. Al di là di ciascuno di essi c'è un Pensiero di Dio, e questo non cambierà mai. Ma essi hanno temporaneamente nomi diversi, poiché il tempo ha bisogno di simboli, essendo esso stesso irreale." (C.5.1:3,4,5).
Né i punti di vista teologici, né le specifiche credenze sono importanti. Ciò che conta è l’amore che viene espresso da un insegnante spirituale e l’utilità dell’insegnamento. Se la nostra preoccupazione è esser certi che Dio punirà gli infedeli, siamo noi stessi a non cogliere il punto principale. La cosa importante è che noi siamo fedeli alle credenze che ci vengono insegnate dal nostro percorso spirituale, con un fervente desiderio di ritornare a Dio. Se una persona accetta l’amore che il proprio specifico sistema di credo religioso ispira, ed impara a vivere veramente quell’amore, alla fine non ha importanza se ha iniziato il suo viaggio per paura della punizione divina, o perché cercava la pace di Dio. E’ l’esperienza che è importante. Il Corso ci dice: "Una teologia universale è impossibile, ma un'esperienza universale non è solamente possibile, ma necessaria." (C.in.2:5). Ci sono molti percorsi, molte fedi, molte forme di espressione, ma un’unica verità, un unico Dio.