Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1076 Perché sembro meno attraente per gli altri man mano che divento meno giudicante?

 

Q #1076: Man mano che procedo nel mio percorso di perdono, sto ovviamente diventando meno giudicante, meno critico e meno pauroso. Questo non significa che io sia del tutto libero da queste cose, ma ho la sensazione che la mia energia non verbale ed il mio linguaggio del corpo emettano un senso di accettazione e di non giudizio nei confronti degli altri, sia nei momenti in cui sono nella mente corretta sia generalmente parlando. Ciò che mi stupisce, tuttavia, è che le donne mi trovino meno attraente in questo modo. Immagino che quello che sto chiedendo sia: “E’ possibile che ad alcune persone non piacciamo quando sembriamo meno giudicanti?” Potete spiegarmi quello che mi sembra essere un concetto psicologico affascinante: che alcune persone vengano allontanate e minacciate quando non siamo giudicanti. Pensavo che un Insegnante di Dio dovesse insegnare messaggi di speranza ed accettazione.

 

R: Può essere utile ricordare che Un corso in miracoli non ci chiede di non avere giudizi. Gesù ci dice di non giudicare perché non siamo in grado di giudicare (L.pI.154.4). Ciò che definiamo giudizio, critica o altro, è la percezione, e noi percepiamo in ogni momento: “La percezione è un continuo processo di accettare e rifiutare, organizzare e riorganizzare, mutare e cambiare. La valutazione è una parte essenziale della percezione, perché per selezionare sono necessari i giudizi” (T.3.V.7:7-8). Questo perché la decisione della mente di credere nella separazione produce come risultato la colpa che viene proiettata all’esterno e sperimentata nel mondo nella forma di separazione tra se stessi e tutti gli altri. Che l’altro venga percepito negativamente o positivamente non ha importanza.  Di fatto, l’ego va di gran lunga a raffinare le sue distinzioni tra coloro che considera essere amici o nemici, desiderabili o indesiderabili, attraenti o non attraenti. Noi ci atteniamo alle linee guida dell’addestramento mentale del Corso imparando a riconoscere questi “giudizi” in ogni interazione, anziché cercare di esserne senza. E’ possibile agire in maniera assolutamente normale mentre monitoriamo la mente in questo modo. Effettivamente è normale avere giudizi.

Ciò che rende questo Corso semplice, seppure non facile, è la sola funzione che ci viene data, che è quella di guardare onestamente qualsiasi granello di oscurità che ancora rimane a bloccare la piena consapevolezza della presenza dell’amore. Questo è quello che ci viene chiesto di fare. Qualsiasi altra cosa sia stata già acquisita nel lasciar andare i giudizi resta  al sicuro nelle mani dello Spirito Santo. Non  è inteso per essere usato come mezzo per stabilire le differenze tra se stessi e gli altri. La sola cosa che ci viene chiesto di fare quando ci troviamo con qualcuno che giudica e critica, è prestare attenzione ai nostri pensieri di giudizio nei confronti della persona che sta giudicando.

Fortunatamente non siamo responsabili delle percezioni che gli altri hanno di noi. Quando la mente sceglie di ascoltare l’ego, può percepire erroneamente persino il più bel riflesso della mente corretta, ad esempio la persona di Gesù e Un corso in miracoli. Dalla prospettiva della mente corretta non ha importanza il modo in cui chiunque ci percepisce. Anche dalla prospettiva della mente sbagliata non ha importanza per via del fatto che siamo indaffaratissimi nel percepire noi stessi in modo errato. Di nuovo, tutto ciò che ci viene chiesto di fare è prestare attenzione a qualsiasi pensiero che fa accenno (o pone lo sguardo) alla separazione e alla differenza. Le persone normalmente preferiscono la compagnia di coloro che condividono i loro giudizi. A tal fine vengono organizzati gruppi di ogni tipo, molti dei quali implicano giudizi contro coloro che non condividono i loro valori/giudizi. Questo non ci deve sorprendere, considerando gli ingegnosi dispositivi di separazione del sistema di pensiero dell’ego. Quindi ci sono probabilmente tante donne che trovano attraente la mancanza di critica quante ce ne sono che non la trovano attraente. Mentre al livello della forma segui il mutevole fluire di attrazione e fascino, l’obiettivo nel praticare i principi del Corso in ogni relazione resta inalterato. E questo è tutto ciò che importa. A questo riguardo possiamo parafrasare leggermente quanto ci dice Gesù: Non dimenticare che la guarigione del Figlio di Dio è l’unico scopo della [relazione] (T.24.VI.4:1).