D #1091: Sebbene io trovi che Un Corso in Miracoli sia molto stimolante e faccia riflettere, mi infastidisce il fatto che sia basato sulla teologia Cristiana e sul concetto della Trinità. Immagino che potrei semplicemente ignorare questo problema e mantenere i miei pensieri al riguardo, ma c’è un dubbio fastidioso. Per quanto a vostra conoscenza, Un corso in miracoli è accettabile per i Mussulmani, o ci sono semplicemente troppi ostacoli da superare?
R: Chiunque, indipendentemente dalla religione a cui è affiliato, può praticare questo corso. La sua teologia è parte della sua forma, che è specifica e differisce da altre teologie. Ma questo non sta al cuore di Un corso in miracoli, come viene riflesso in questa affermazione: “Una teologia universale è impossibile, ma un’esperienza universale non solo è possibile, ma necessaria. Ed il corso è diretto verso questa esperienza” (C.in.2:5,6). Così, se nel tuo viaggio spirituale il Corso ti è di aiuto, ha senso che tu continui con esso, poiché l’esperienza verso la quale mira la pratica trascende tutte le espressioni teologiche. “Il suo tema centrale sempre ‘Il Figlio di Dio è senza colpa, e nella sua innocenza sta la sua salvezza’. Può essere insegnato con azioni o pensieri, con le parole o in silenzio, in qualsiasi lingua o in nessuna lingua, in qualsiasi luogo, momento o modo” (M.1.3:5,6). L’idea, quindi, è di essere focalizzati sul contenuto, non sulla forma, e se c’è qualcosa sul cristianesimo che disturba la tua pace, questo ti offre l’opportunità di guardarlo e perdonarlo.