Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1121 Mi sembra di essere in grado di guarire le persone usando il Reiki. Come si concilia questo con il sistema di pensiero del Corso?

 

D #1121: Pratico Reiki in Brasile. Il Reiki usa l’energia della forza vitale che fluisce tramite noi e viene dispensato mediante “l’imposizione delle mani”. E’ un’energia universale che viene da Dio. Viene utilizzata per guarire qualsiasi tipo di problema che abbiamo, sia che si tratti di problemi mentali o persino fisici. Ho letto che Gesù usava il Reiki per guarire la gente. Credo fortemente che i tutti noi abbiamo al nostro interno questo straordinario potere ma non sappiamo come usarlo.

La mia comprensione è che Un corso in miracoli afferma che la nostra attenzione non dovrebbe essere su ciò che facciamo nella vita, ma sull’imparare a comprendere la nostra mente. Così non ha importanza cosa facciamo. Ciò che è davvero importante è che la nostra mente veda il mondo e le persone come un insieme. La mia domanda riguarda il fatto che mi è stata canalizzata una sorta di energia che fluisce tramite mio e improvvisamente faccio cose che non ero in grado di fare in passato, persino guarire persone che hanno problemi fisici. Come me lo spiegate? Come spiegate quelle persone  che guariscono gli altri con credenze differenti, persino credenze spirituali differenti? Qual è la connessione tra il Reiki e il Corso?

 

R: Il fatto che il Reiki implichi una tecnica per canalizzare energia tramite il corpo, indipendentemente da dove sia percepita essere la fonte dell’energia, significa, dalla prospettiva del Corso, che è una forma di magia. Ora magia, per come la usa il Corso, non è un termine peggiorativo. Significa semplicemente che lo sforzo di portare i cambiamenti desiderati avviene al livello dell’effetto, vale a dire tramite forze energetiche e tramite il corpo, anziché al livello della causa, che è la mente. Deve essere così perché l’energia opera all’interno di un contesto spazio-temporale, ossia da un corpo a un altro corpo in uno specifico momento in cui quei due corpi sono vicini fisicamente e poi attraverso il corpo di colui che viene trattato.

Il Corso ha una base metafisica differente dal Reiki e non considera nulla che possa essere diretto tramite il corpo come divino o proveniente da Dio. Il mondo dello spirito e il mondo del corpo sono due regni che si escludono a vicenda e secondo il Corso solo uno dei due è reale (T.31.VI.1). La “tecnica” del Corso è il perdono, che cerca di portare i cambiamenti al livello della mente, non al livello del corpo. Per questa ragione, mentre il Corso non prende posizione in merito, sarebbe più coerente con gli insegnamenti del Corso vedere che il Gesù di duemila anni fa guariva tramite i principi del perdono, il che significa che ricordava agli altri che la loro mente aveva il potere di compiere una scelta differente riguardo l’ego e i suoi effetti, compreso il corpo, guardando tutto questo senza giudizio e senza colpa: questo è il vero significato di guarigione, secondo il Corso.

In che modo allora il Reiki produce i suoi effetti, compresa la tua esperienza personale di essere cambiato grazie al tuo essere in sintonia con l’energia del Reiki così che sembra che tu produca cambiamenti negli altri? Ci sono leggi, degli universi illusoriamente fisici ed energetici, che sono reciproche e su cui quasi tutti concordano, che operano all’interno del sistema dell’ego e che tutte le menti separate condividono, sia che le menti individuali siano coscienti di tali leggi oppure no. Ovviamente una di esse  è la legge di gravità. Queste leggi ricevono il loro potere dalla credenza collettiva della Figliolanza. Sebbene fatte dalla mente del’ego, esse sono di per sé neutrali e possono essere usate sia per gli scopi dell’ego sia per gli scopi di guarigione, ossia per rinforzare il nostro credere nella realtà della separazione e delle differenze, o per permetterci di incominciare a guarire la colpa e i pensieri di attacco nella nostra mente.

Molti altri insegnamenti spirituali descrivono aspetti di campi energetici all’interno del corpo ed attorno ad esso che non sono visibili ad occhio nudo e che possono essere modificati e direzionati  da coloro che sono in sintonia con essi. Tuttavia tutte queste energie più sottili restano una parte del sistema di pensiero dell’ego e le manipolazioni non possono avere alcun effetto a meno che, ad un qualche livello, nella maggior parte dei casi inconscio, le menti che si relazionano abbiano concordato di essere influenzate da quelle apparenti manipolazioni. Sempre, dietro qualsiasi effetto osservato, c’è una credenza al livello della mente, sia che l’individuo sia consapevole di quella credenza oppure no. Molto del sistema di credenze dell’ego resta ad un livello inconscio, e così possiamo rimanere inconsapevoli del nostro accordo di apparire come se fossimo influenzati da forze al di fuori di noi. Se ci dessimo il permesso di riconoscere e prendere atto di quella decisione interiore non potremmo più vederci come vittime di qualunque cosa al di fuori di noi.

Il Reiki condivide in effetti alcune similarità con il Corso al livello di contenuto, poiché sottolinea che l’individuo che lo pratica non dirige il processo di guarigione né decide a quali problemi rivolgersi. E così chi lo pratica è considerato uno strumento di guarigione, ma di certo non la fonte. Di fatto tanto chi lo pratica, quanto il paziente, è considerato bisognoso di guarigione e ne beneficia tramite la disponibilità ad essere un canale. Come per tutte le cose di questo mondo, il Reiki ha il potere di dirigere la mente ad una consapevolezza di qualcosa che va oltre noi stessi e punta simbolicamente ad un potere apparentemente invisibile che è al di là di tutte le apparenze e che intende solo il bene per tutti.