D # 1249: Ho studiato lo yoga per molti anni ed ho studiato numerose prospettive non dualistiche orientali ed occidentali. Un corso in miracoli sembra essere un tipo di non dualismo differente. Mi chiedo se avete un’idea di come questo differisca da altre filosofie non dualistiche? Nel mio studio ho anche sostituito il termine Spirito Santo con Spirito-Guru. Il Corso consente questo tipo di scambio di termini?
R: Un corso in miracoli è un dualismo rigoroso, il che significa che solo Dio è reale. Nulla che sia finito, limitato o imperfetto è reale, il che significa anche che qualsiasi cosa sia priva dell’Amore perfetto di Dio non è reale: per esempio il peccato non può essere reale. Questo tipo di monismo radicale si trova anche nei più alti insegnamenti della scuola Vedanta dell’Induismo, dove tutta la molteplicità e la finitezza sono viste come illusorie. Brahma, la Realtà Ultima, è la sola vera realtà. Questo non dualismo assoluto differisce dalle forme mitigate del non dualismo, che cadono genericamente nella categoria del panteismo (pan-theos, intendendo che tutte le cose sono Dio), Nei sistemi panteistici la diversità è reale, ma solo come parti di un Essere Divino, non sotto forma di esseri distinti con una loro propria esistenza. Ci sono esempi di ciò in occidente, ma prevale nelle filosofie orientali. Generalmente parlando, nelle tradizioni devozionali dell’est (Bhakti), il mondo e le persone sono reali, ma non come esseri indipendenti. Sono reali solo come modalità della Realtà Divina, in cui è radicata la loro realtà ultima.
Le implicazioni di questi modi di vedere ciò che costituisce la realtà sono profonde e la loro esplorazione è il tema del libro di Kenneth Love Does Not Condemn: The World, the Flesh, and the Devil According to Platonism, Christianity, Gnosticism, and “A Course in Miracles.”
Quanto al sostituire il termine Spirito Santo con Spirito-Guru, se questo funziona per te, allora continua a farlo. Ciò che è importante non è la forma, ma solo il contenuto, di un insegnante interiore.