D # 1388: Un corso in miracoli può essere praticato da non credenti? Poche lezioni iniziali sembravano promettere moltissimo, ma quando ho passato in rassegna le lezioni più avanzate ho trovato Dio e la religione. Avete qualcosa da offrire ai non credenti?
R: In poche parole, sì. Un corso in miracoli può essere praticato da un non credente. L’introduzione alla chiarificazione dei termini alla fine del manuale offre una spiegazione che potrebbe essere utile per andare oltre il linguaggio religioso del Corso. In parte afferma. “Questo non è un corso in speculazioni filosofiche, né si preoccupa di una terminologia precisa. Il suo interesse è solamente l'Espiazione, o correzione della percezione. Il perdono è il mezzo dell'Espiazione. … non permettere alla teologia di farti ritardare” (C-in.1:1-3; 4:5).
Andando avanti nella Chiarificazione dei termini c’è un’altra spiegazione dell’approccio del Corso che porta i suoi studenti al di là dei confini e delle restrizioni comuni ad altri sistemi. Ci dice che i nomi ed i termini che usa dovrebbero essere considerati solo come simboli dei quali abbiamo bisogno per via delle nostre limitazioni: “I loro nomi sono legioni, ma noi non andremo oltre i nomi che il corso stesso impiega” (C-5.1:6). Così coloro che trovano inaccettabili i termini Cristiani dovrebbero sentirsi liberi di sostituirli con altri simboli fintanto che i simboli sono utili per trascendere l’ego o il falso sé.
È possibile trovare ulteriore discussione di questa tematica importante nelle domande #1 e #1347. Può anche essere d’aiuto il nostro programma audio “Beyond Theism”.