Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 715 Un Corso in Miracoli si rivolge ai decision-maker individuali oppure a un unico decision-maker di gruppo?

 

D #715: Non riesco davvero a comprendere come Gesù ci parli ad un livello apparentemente individuale mentre siamo tutti considerati una cosa sola e illusoria. Se faccio un passo indietro e guardo che il mio ego si fa gli affari propri e che tutti gli altri fanno la stessa cosa, come si lega tutto questo col decision maker? Come si lega tutto questo con l’unicità? Mi rendo conto che siamo tutti illusori, che tutto ha origine dal decision-maker e che partendo da quel punto tutto è irreale. Tuttavia non riesco semplicemente a mettere tutto insieme. Comprendo che Gesù sta realmente parlando al decision maker quando sembra che stia parlando a noi ad un livello individuale. E se io sto facendo il giusto processo mentre qualcun altro non lo sta facendo? Cosa succede in questo caso?

 

R: C’è un punto sul quale sembri confonderti: credere che ci sia un unico decision maker che decide per tutti gli individui apparentemente separati con cui ci identifichiamo separatamente. Ad un certo livello questo è vero, ma ad un livello pratico non è particolarmente utile e conduce al tipo di confusione in cui ti trovi, da quanto descrivi. È più utile e più allineato alla nostra esperienza personale pensare che ognuno di noi abbia il proprio decision maker individuale, il che realmente significa che ciascuno di noi può scegliere tra l’ego e lo Spirito Santo indipendentemente da quello che chiunque altro possa scegliere. All’inizio, quando il Figlio sembrò dapprima addormentarsi e sognare un sogno di separazione, c’era solo una sola mente illusoria  addormentata, che aveva la scelta tra scendere ancora più profondamente nel sogno o risvegliarsi. Quando il Figlio scelse di addentrarsi ancora di più nel sogno, come parte della sua difesa contro il risveglio, quell’unica mente sembrò frammentarsi in miliardi e miliardi di menti separate ed individuali. Ma ogni frammento è olografico, vale a dire che contiene esattamente ciò che la singola mente illusoria conteneva prima della frammentazione: la mente corretta (lo Spirito Santo), la mente sbagliata (l’ego) e il potere di scegliere tra di esse (il decision maker).

In Un Corso in Miracoli, quando diciamo che Gesù parla al decision maker intendiamo che egli si sta rivolgendo al nostro decision maker individuale, nella mente, e non al sé fisico individuale che ognuno di noi crede di essere qui nel mondo. In altre parole la distinzione che viene fatta tra coloro o tra le cose a cui Gesù si sta rivolgendo non è tra individualità e unicità, ma tra corpo e mente. Il perdono, sebbene sia un riflesso dell’unicità del Cielo, viene sperimentato nella mente ad un livello individuale, mentre ancora crediamo di essere separati l’uno dall’altro.

Solo quando ho accettato completamente l’Espiazione per me stesso e, in quanto decision maker individuale, ho compiuto la scelta finale contro l’ego e in favore dello Spirito Santo, mi identifico completamente con l’unicità che lo Spirito Santo rappresenta nella mente corretta e non mi identifico più con l’individualità che l’ego rappresenta nella mente sbagliata. E con quella scelta finale la mente sbagliata scompare, non c’è più nulla tra cui scegliere e pertanto anche il decision maker svanisce.

Abbiamo risposto a varianti della tua domanda nelle Domande #165 e #277, che potresti trovare utile rivedere per una discussione più approfondita su come districarsi tra le nozioni di unità  e molteplicità.